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Povertà in Veneto: gli empori della solidarietà

    Raccolta cibo per poveriL'assessore Lanzarin parla del problema povertà nella regione. “La Regione Veneto ha investito quest’anno 400 mila euro per sostenere la rete degli empori – afferma l’assessore – con l’obiettivo di promuovere queste forme innovative di recupero delle eccedenze e di potenziarne la presenza capillare e l’integrazione con gli altri servizi. La povertà può essere combattuta solo attraverso un sistema di rete tra enti, istituzioni, imprese e terzo settore. Gli empori della solidarietà sono un terminale nel territorio di progetti integrati di presa in carico a sostegno delle famiglie, dei minori, degli anziani sotto la soglia di povertà”. Sono 133 mila i veneti ‘assistiti’ dalla rete degli empori della solidarietà, ‘banchi’ di distribuzione delle eccedenze alimentari creati dal mondo del volontariato e del non profit e sostenuti dalle amministrazioni locali e regionali. In concomitanza con la Giornata mondiale di lotta alle povertà l’assessore al sociale della regione Veneto, Manuela Lanzarin, richiama l’attenzione su una esperienza innovativa di contrasto le nuove e vecchie povertà, nata sulla scorta del Banco Alimentare, e promossa in Veneto da un’apposita legge (lr 11/2011) che ha anticipato la legge Gadda, legge sul recupero delle eccedenze e sugli sprechi alimentari. Sono dieci gli empori attivi nel territorio che appartengono alla rete  regionale, gestiti dagli  Amici della Solidarietà di Montebelluna, San Vincenzo de Paoli di Treviso, Cooperativa Primavera di Mirano, Caritas Feltrina di Feltre, Associazione Carità Clodiense, Cooperativa sociale Solidalia di Cittadella, Associazione Casa di Martino a S. Martino Buon Albergo, Associazione carità S. Zeno e Banco Alimentare a Verona. Gli empori riforniscono un migliaio di associazioni del territorio, che a loro volta assistono 133 mila poveri, distribuendo circa 6 mila tonnellate l’anno di generi di prima necessità: cibo, prodotti per l’igiene, ma anche capi di vestiario, parafarmaci e prodotti per l’infanzia. “Il nostro obiettivo è allargare la rete, sensibilizzando imprese ed enti locali alle opportunità offerte dalla legge anti-sprechi. E puntiamo ad affiancare agli empori anche nuovi servizi, come gli ambulatori medici ‘della solidarietà’ per chi non può permettersi farmaci e cure odontoiatriche – conclude l’assessore Lanzarin – Gli empori devono diventare i capofila di progetti territoriali più ampi di contrasto alle povertà, che mettano imprese, enti locali e non profit in dialogo nel comune impegno di assicurare i beni primari a chi è più in difficoltà”.
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