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EMERGENZA ALLOGGI A VICENZA
25.06.2024 - 00:04
Francesco Brasco con il leader della Cgil Maurizio Landini
Il segretario provinciale del Sunia, Francesco Brasco, invita l'Ater a non pagare più ai Comuni l'Imu dovuta. In questo modo risparmierebbe dai 500 mila ai 600 mila euro l'anno e potrebbe risanare dai 30 ai 50 appartamenti in più rispetto ai programmi.
Brasco ritiene che possa comportarsi così alla luce delle ordinanze di fine maggio della Cassazione, che confermano l’esenzione Imu per le abitazioni destinate ad “alloggio sociale”. Il Sunia di Vicenza, quindi, invita i vertici dell’Ater berica a non versare più l’imposta che i municipi vicentini chiedono all’ente regionale: tra l’altro entro il mese di giugno cade la prima rata.
“In questi giorni - spiega una nota - come Sunia abbiamo inviato una lettera al presidente, al CdA e al direttore generale dell’Ater di Vicenza per invitare l’ente a investire tutte le sue risorse nel ripristino degli appartamenti sfitti che sono circa 400 su 4700 in tutta la provincia”, afferma il segretario provinciale Francesco Brasco.
“L’azienda di via battaglione Framarin risparmierebbe dai 500 ai 600mila euro l’anno se non pagasse l’Imu ai Comuni che la pretendono, e potrebbe così rimettere in pista dai 30 ai 50 appartamenti l’anno, in più rispetto ai programmi”.
Quello indicato dal Sunia è un modo per rispondere all'emergenza abitativa che è un allarme sociale secondo il sindacato degli inquilini.
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