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L'opinione delle imprese
02.07.2024 - 11:37
La recente conversione in legge del decreto Pnrr 4 ha sancito in maniera definitiva la partenza dal prossimo 1° ottobre della cosiddetta “patente a punti”, il nuovo meccanismo di qualificazione a cui dovranno sottostare tutte le imprese e i lavoratori dei cantieri temporanei e mobili, che rappresenterà una piccola rivoluzione per tantissime imprese della filiera delle costruzioni. È una norma che potenzialmente interesserà (dati Ccia al 31 dicembre 2023 di quelle presenti sul territorio) circa 5.000 imprese nel solo Miranese (almeno), coinvolgendo più o meno direttamente circa 13500 addetti, molti dei quali artigiani. Tante di queste aziende sono presenti anche nel territorio di Salzano.
“Le sedi d’impresa del settore delle costruzioni nel Miranese (dati Ccia) sono 1871, delle quali 1300 artigiane, per un totale di addetti coinvolti di 4772, dei quali 2800 lavoratori dell’artigianato, il 58,68% - spiega Andrea Dal Corso, funzionario dell’associazione artigiani del miranese- potenzialmente tutti destinatari della “patente a punti”, ai quali vanno aggiunti imprese e lavoratori della filiera ovvero impiantisti, falegnami e altri, che possono far aumentare il numero dei destinatari dalle 3 alle 4 volte, quindi 6-7 mila imprese e 14- 15 mila lavoratori, 2/3 dei quali di realtà artigiane o piccole imprese”.
Sarà il committente a dover verificare, quindi il cittadino privato, che tutte le imprese del cantiere, anche quelle in subappalto, siano in regola con la patente, e saranno le imprese stesse a doverla richiedere. “Di fatto quindi si esporranno cittadini ignari a rischi ulteriori senza semplificare alcunchè dal lato delle imprese, ma anzi rovesciando come sempre il peso burocratico sulle stesse con il rischio concreto di nuovi costi - aggiunge Dal Corso. Il meccanismo, infatti, prevede che l’iter di rilascio sia a carico delle aziende.
“Si tratta di una norma sbagliata, nata sull’onda emotiva di un evento tragico, pensata male, e piena di criticità, sulla cui piena attuazione peraltro mancano molti passaggi, che non darà alcun contributo tangibile in tema di sicurezza - aggiunge Maurizio Munaretto, presidente dell’Associazione - ribadiamo il nostro giudizio negativo, già espresso in occasione della nostra audizione in senato durante l’iter, e vigileremo da qui al 1° ottobre fornendo ai nostri associati tutto il supporto necessario. Al tempo stesso continueremo a far sentire le nostre perplessità sull’utilità di tale strumento”.
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