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Raccolta firme contro il parroco

"La gestione dei parroci non può essere condizionata da petizioni popolari"

La presa di posizione della Diocesi di Treviso dopo la polemiche di un gruppo di cittadini contro don Giovanni Kirschner

"La gestione dei parroci non può essere condizionata da petizioni popolari"

Il vicario generale della Diocesi di Treviso, mons. Mauro Motterlini, interviene sulla petizione contro don Giovanni Kirschner

"E' assurdo anche solo ipotizzare che i trasferimenti dei parroci siano condizionati da petizioni popolari o rivendicazioni di gruppi di parrocchiani". La Diocesi di Treviso, per bocca del vicario generale Mauro Motterlini, prende posizione nella diatriba che oppone un gruppo di cittadini a don Giovanni Kirschner, parroco di Sant'Angelo e Santa Maria del Sile, nella periferia del capoluogo della Marca. Questi residenti hanno promosso anche una petizione con circa 300 firme per chiedere la sostituzione del sacerdote, accusato di essere troppo attento agli immigrati, anziché alle situazioni di necessità degli abitanti della parrocchia. La polemica era divampata già lo scorso inverno, quando il parroco aveva accolto all'interno della chiesa di Santa Maria del Sile dei senzatetto che dormivano all'addiaccio poiché il dormitorio comunale, nelle vicinanze, era esaurito. 

"Personalmente ho ricevuto e ascoltato nelle scorse settimane una delegazione di questo gruppo di parrocchiani di Santa Maria del Sile e Sant’Angelo, promotori di una petizione con circa 300 firme - ribadisce mons Motterlini -. In quella occasione le persone sono state invitate - e l'invito si rinnova - a interloquire, con toni dialoganti e senza ultimatum, con don Giovanni e con il Consiglio pastorale parrocchiale, con il quale don Giovanni ha sempre condiviso le azioni pastorali in parrocchia. Confidiamo nel ristabilimento del dialogo, con toni pacati e rispettosi delle persone coinvolte, per il bene di tutti e della comunità nel suo complesso".

 

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