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“The PolarRoute”

A 15 anni perde l'uso di un arto, ora raccoglie fondi per la Fondazione Mazzolla girando la Groenlandia

Il percorso prevede, in dieci giorni, di ricalcare e percorrere a piedi, in solitaria, un'antica via di migrazione stagionale utilizzata fin dall'antichità dalla popolazione indigena artica del popolo Inuit

A 15 anni perde l'uso di un arto, ora raccoglie fondi per la Fondazione Mazzola girando la Groenlandia

Davide Matterazzo mentre cammina sulla neve della Groenlandia

Daniele Matterazzo, 34enne della provincia di Padova, nel 2005, a soli 15 anni, è rimasto vittima di un grave incidente stradale che gli ha causato una grave disabilità fisica compromettendo da allora l'uso e la gestione di alcuni movimenti della spalla e totali dell'avambraccio e mano sinistra rischiando l’amputazione.

È grazie a lunghi tracciati a piedi che ritrova il coraggio di rimettersi in gioco e comincia a sfidare se stesso a distanza di 15 anni da quel terribile incidente.

Daniele, dopo aver percorso il cammino di Santiago nel 2020, rimane folgorato dall’esperienza e ogni anno da allora si impegna realizzare nel suo tempo libero progetti sempre più ambiziosi che gli permettano di sfidare se stesso e la sua condizione tramutando cosi i suoi sforzi e passioni in raccolte fondi per aiutare tematiche a lui care o vicine: disabilità, inclusione sociale, pediatria...

La Groenlandia

La Groenlandia è l’isola più grande del mondo e allo stesso tempo la meno densamente popolata; è situata tra l’oceano Atlantico e quello Artico, a est dell'arcipelago canadese oltre il circolo polare.

Una terra primordiale forgiata dagli elementi naturali e caratterizzata da vastità imperiose in cui l’essere umano non sembra essere il benvenuto. 

L'80% delle sue terre risulta essere ricoperto di ghiaccio e in tutta la nazione sono rarissimi i centri abitati disposti unicamente lungo le coste; esistono solamente 56 km di strade in tutta la nazione il resto è tutta natura selvaggia dominata da una ricca fauna artica locale.

Ghiacciai, distese infinite di tundra, impetuosi torrenti glaciali, in balia degli elementi con uno zaino che sfiora i 25 kg e con un unico braccio su cui davvero contare in un susseguirsi di imprevedibili e continui cambiamenti climatici e metereologici.

"The polar route": la traversata

La Groenlandia dell’est è una delle zone più remote ed isolate al mondo, questa sua posizione la rende raggiungibile solo in elicottero o con navi di approvvigionamento disponibili solamente per pochi mesi all’anno. Lungo i suoi 20.000 km di costa (est) si trovano solamente 1.500 persone.

Il percorso prevede, in dieci giorni, di ricalcare e percorrere a piedi, in solitaria, un'antica via di migrazione stagionale utilizzata fin dall'antichità dalla popolazione indigena artica del popolo Inuit.

Un tracciato articolato completamente selvaggio e inabitato fino alla sua destinazione Sisimiut, lungo poco più di 200 km che prevede di camminare e utilizzare imbarcazioni a remi poste lungo le rive per consentire di attraversare copiosi corsi d’acqua solo quando quest'ultimi dovessero interrompere il passaggio a piedi.

La traversata inizierà della grande calotta di ghiaccio denominata IceCap e condurrà all'oceano precisamente da Kangerlussuaq a Sisimiut, trasportando sulle spalle uno zaino con tutto il necessario per potersi accampare, alimentare e resistere alle intemperie.

Daniele svolgendo il percorso da solo e in autonomia dovrà fare tutto con il braccio destro aiutandosi come può; dovrà attuare accorgimenti e strategie in grado di poter remare i corsi d’acqua simulando una presa alla mano sinistra oltre che montare una tenda e cucinare del cibo dovesse trovarsi sotto forti raffiche di vento e pioggia.

Sarà possibile seguire l'avventura e ricevere aggiornamenti attraverso la pagina Instagram di Daniele Matterazzo.

La raccolta fondi

Questa raccolta rappresenta una novità per la Fondazione Mazzolla. L'idea di Daniele, legata all’avventura in Groenlandia, è quella di raccogliere fondi affinché la Fondazione Mazzola possa ampliare l’impegno nel sostenere progetti Outdoor disegnati e intrapresi da persone “in condizioni di disabilità'' come lo stesso Daniele.

Da sempre l'impegno della Fondazione è quello di trasformare contesti sfavorevoli in nuove opportunità, dove la pratica sportiva rafforza la salute, il benessere e l’empowerment delle persone con disabilità.

Il nome del progetto “The PolarRoute”, oltre che identificare il nome del tracciato da percorrere, nasce per riprendere l’immagine della stella polare; stella luminosa di riferimento adottato da secoli e usata tuttora in navigazione in mancanza di strumentazione. La stella Polare è considerata infatti un faro nella notte essendo l'unico punto fisso nell'orbita celeste; è la stella che ha guidato le rotte dei viaggiatori dalla notte dei tempi.

Allo stesso modo, questa raccolta fondi vuole essere un faro per indirizzare e ampliare visioni nuove.

L’obiettivo finale è far nascere un nuovo pensiero comune che porti al sostegno di progetti che amplino la diffusione dello sport e dell’inclusività anche presso coloro che non hanno la forza, da soli, di superare i propri ostacoli.

Per effettuare con semplicità una donazione, è possibile collegarsi a questa pagina del sito della rete del dono.

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