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Nota di Cgil Cisl e Uil

Sindacati delusi per il mancato rinnovo del contratto degli operai agricoli del veneziano

Aumento del 6 per cento considerato inadeguato

agricoltura

Profonda delusione da parte dei sindacati confederali per il mancato raggiungimento dell'accordo sul rinnovo del contratto provinciale agricolo per gli operai agricoli della provincia di Venezia. In una nota congiunta i rappresentanti sindacali di categoria, Pierpaolo Piva, Fai Cisl Venezia, Paolo Baccaglini, Flai Cgil Venezia e Michael Dal Pin, Uila Uil Veneto sottolineano come sia imperativo dare la giusta considerazione alle competenze professionali dei lavoratori e vengano garantiti adeguamenti retributivi.

Inoltre "Confagricoltura, Coldiretti e Cia di Venezia hanno fornito risposte incomprensibili e inaccettabili, un comportamento che non riflette la dignità e il rispetto che i lavoratori agricoli meritano. Il settore dell'agricoltura a Venezia, nonostante le sfide imposte dalla pandemia, ha dimostrato una straordinaria resilienza. Tuttavia, non possiamo ignorare la presenza diffusa di pratiche come il caporalato, che sfruttano i lavoratori e minano l'integrità del settore. Siamo solidali nel condannare tali abusi e nell'impegnarci a eradicarli a tutti i livelli. Rammentiamo che l'indice dei prezzi al consumo programmato per il 2023 è del 6,9 per cento, escludendo i costi energetici. Pertanto, la proposta di un modesto aumento del 6 per cento complessivo si rivela del tutto inadeguata e non rispecchia il valore e l'impegno dei lavoratori agricoli veneziani. Di fronte a questa situazione, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil sono pronte a mobilitarsi insieme a tutti i lavoratori per contrastare il persistente blocco nel rinnovo del contratto provinciale agricolo.

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