Eugenio Brandolese: il giovane direttore che sta rivoluzionando gli uffici postali del Polesine

Eugenio Brandolese, 31 anni, è uno dei più giovani direttori di ufficio postale del Rodigino. La sua storia di successo e crescita professionale

Adamo Chiesa

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08.08.2024 - 12:25

Eugenio Brandolese: il giovane direttore che sta rivoluzionando gli uffici postali del Polesine

Il 31enne ha già diretto diversi uffici postali nell'ultimo triennio

Eugenio Brandolese, 31 anni, è uno dei più giovani direttori tra i 76 uffici postali del Polesine. Laureato in legge, ha intrapreso un percorso professionale che lo ha portato, in breve tempo, a ricoprire ruoli di responsabilità all'interno di Poste Italiane. Su consiglio di un amico ho inserito il curriculum nel sito di Poste Italiane. Dopo breve tempo sono stato chiamato a fare i test online, dopodiché il colloquio. Sono stato assunto alla fine del 2021 e nel giro di un anno, dopo varie esperienze allo sportello, sono diventato responsabile di un ufficio postale. Ho accettato questo lavoro sia per la solidità di Poste Italiane sia per le possibilità di crescita professionale, racconta Eugenio. UN PERCORSO DI CRESCITA E RESPONSABILITÀ Successivamente, Eugenio ha iniziato a dirigere uffici postali sempre più grandi e complessi. Oggi è il direttore di Villanova del Ghebbo e, per brevi periodi, ha diretto uffici come Badia Polesine e Porto Tolle, tra i più importanti della provincia. Sono tutte opportunità di crescita, di esperienza e approfondimento. Negli uffici grandi le responsabilità sono maggiori, i colleghi con cui lavorare sono di più e la clientela può avere esigenze diverse, spiega Eugenio. La sua formazione giuridica si è rivelata un prezioso alleato nel suo lavoro. Certamente: il diritto in questo mestiere è un po' dappertutto, tutto quello che facciamo è normato e la conoscenza delle leggi aiuta, afferma. Questa competenza gli ha permesso di affrontare con maggiore sicurezza le sfide quotidiane e di garantire un servizio di alta qualità ai cittadini. IL RUOLO DEL DIRETTORE NEI PICCOLI CENTRI Grandi e piccoli uffici postali, in città e in campagna: che aria si respira in situazioni così diverse? Nei paesi più piccoli il direttore dell'ufficio postale è quasi un'autorità, un po' sindaco, un po' psicologo. È più facile creare un legame con le persone, entrare in confidenza. Negli uffici postali più grandi il distacco è maggiore, ci vuole più impegno per capire che cosa serve alle persone. Bisogna capirle e a volte anche superare la diffidenza iniziale dovuta alla mia giovane età, riflette Eugenio. Un aspetto fondamentale del lavoro negli uffici postali è l'inclusione e l'avvicinamento delle persone ai nuovi servizi che richiedono competenze diverse. È vero e posso confermare che negli uffici postali più piccoli è una bella soddisfazione riuscire a insegnare agli anziani a usare una app sul cellulare. Scoprono di poter fare cose che non avrebbero mai pensato di fare. E sono contenti di questo, racconta Eugenio con orgoglio. UN'AZIENDA CHE INVESTE NEI GIOVANI Anche nel 2024, per il quinto anno consecutivo, Poste Italiane ha ricevuto la certificazione Top Employers che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane. Dalla selezione all'onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion, Poste Italiane si impegna a creare un ambiente di lavoro in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento. UN FUTURO DI OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI Poste Italiane da sempre investe nel proprio capitale umano e riconosce il valore delle risorse più giovani. Dal 2020 ad oggi, l'età media in azienda si è abbassata di ben 4 anni, passando da 51 a 47 anni. Nel corso del 2023, il gruppo ha proseguito la campagna di assunzioni destinata a giovani e neolaureati, provvedendo all'assunzione, nell'arco del triennio 2021-2023, di oltre 6.700 persone di età inferiore ai 30 anni. IL PIANO INDUSTRIALE CONNECTING PLATFORM Come previsto dal piano industriale Connecting Platform presentato nel mese di marzo, Poste Italiane continuerà con un programma assunzionale che prevede l'ingresso di 19.000 risorse entro il 2028. Questo garantirà il fisiologico turnover generazionale e rafforzerà le reti fisiche attraverso cui vengono erogati ogni giorno tutti i servizi a milioni di cittadini.

Eugenio Brandolese, 31 anni, è uno dei più giovani direttori tra i 76 uffici postali del Polesine. Laureato in legge, ha intrapreso un percorso professionale che lo ha portato, in breve tempo, a ricoprire ruoli di responsabilità all'interno di Poste Italiane. "Su consiglio di un amico ho inserito il curriculum nel sito di Poste Italiane. Dopo breve tempo sono stato chiamato a fare i test online, dopodiché il colloquio. Sono stato assunto alla fine del 2021 e nel giro di un anno, dopo varie esperienze allo sportello, sono diventato responsabile di un ufficio postale. Ho accettato questo lavoro sia per la solidità di Poste Italiane sia per le possibilità di crescita professionale," racconta Eugenio.

UN PERCORSO DI CRESCITA E RESPONSABILITÀ
Successivamente, Eugenio ha iniziato a dirigere uffici postali sempre più grandi e complessi. Oggi è il direttore di Villanova del Ghebbo e, per brevi periodi, ha diretto uffici come Badia Polesine e Porto Tolle, tra i più importanti della provincia. "Sono tutte opportunità di crescita, di esperienza e approfondimento. Negli uffici grandi le responsabilità sono maggiori, i colleghi con cui lavorare sono di più e la clientela può avere esigenze diverse," spiega Eugenio. La sua formazione giuridica si è rivelata un prezioso alleato nel suo lavoro. "Certamente: il diritto in questo mestiere è un po' dappertutto, tutto quello che facciamo è normato e la conoscenza delle leggi aiuta," afferma. Questa competenza gli ha permesso di affrontare con maggiore sicurezza le sfide quotidiane e di garantire un servizio di alta qualità ai cittadini.

IL RUOLO DEL DIRETTORE NEI PICCOLI CENTRI
Grandi e piccoli uffici postali, in città e in campagna: che aria si respira in situazioni così diverse? "Nei paesi più piccoli il direttore dell'ufficio postale è quasi un'autorità, un po' sindaco, un po' psicologo. È più facile creare un legame con le persone, entrare in confidenza. Negli uffici postali più grandi il distacco è maggiore, ci vuole più impegno per capire che cosa serve alle persone. Bisogna capirle e a volte anche superare la diffidenza iniziale dovuta alla mia giovane età," riflette Eugenio. Un aspetto fondamentale del lavoro negli uffici postali è l'inclusione e l'avvicinamento delle persone ai nuovi servizi che richiedono competenze diverse. "È vero e posso confermare che negli uffici postali più piccoli è una bella soddisfazione riuscire a insegnare agli anziani a usare una app sul cellulare. Scoprono di poter fare cose che non avrebbero mai pensato di fare. E sono contenti di questo," racconta Eugenio con orgoglio.

UN'AZIENDA CHE INVESTE NEI GIOVANI
Anche nel 2024, per il quinto anno consecutivo, Poste Italiane ha ricevuto la certificazione "Top Employers" che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane. Dalla selezione all'onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion, Poste Italiane si impegna a creare un ambiente di lavoro in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento.

UN FUTURO DI OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI
Poste Italiane da sempre investe nel proprio capitale umano e riconosce il valore delle risorse più giovani. Dal 2020 ad oggi, l'età media in azienda si è abbassata di ben 4 anni, passando da 51 a 47 anni. Nel corso del 2023, il gruppo ha proseguito la campagna di assunzioni destinata a giovani e neolaureati, provvedendo all'assunzione, nell'arco del triennio 2021-2023, di oltre 6.700 persone di età inferiore ai 30 anni.

IL PIANO INDUSTRIALE "CONNECTING PLATFORM"
Come previsto dal piano industriale "Connecting Platform" presentato nel mese di marzo, Poste Italiane continuerà con un programma assunzionale che prevede l'ingresso di 19.000 risorse entro il 2028. Questo garantirà il fisiologico turnover generazionale e rafforzerà le reti fisiche attraverso cui vengono erogati ogni giorno tutti i servizi a milioni di cittadini.