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Degrado urbano

Il declino di Galleria Garibaldi: da salotto chic a corridoio trasandato

Galleria Garibaldi a Thiene, un tempo fiore all'occhiello della città, oggi versa in uno stato di degrado e abbandono

Il declino di Galleria Garibaldi: da salotto chic a corridoio trasandato

Il centro di Thiene

Quello che un tempo era considerato il salotto chic di Thiene è diventato da tempo un corridoio trasandato dove vetrine vuote, sporcizia e maleducazione non spingono i cittadini ad addentrarvi. Il degrado in cui versa Galleria Garibaldi, di proprietà privata ma ad uso pubblico, è sotto gli occhi dell'intera città: su 22 locali commerciali dislocati sotto il condominio, dieci, tra cui i due bar, si presentano chiusi, rendendo un lontano ricordo la famosa vasca del sabato in galleria. I rimanenti resistono con caparbietà nella speranza di veder partire i lavori di riqualificazione della galleria che si sono interrotti 5 anni fa, e che potrebbero contribuire alla sua rinascita.

UN'ATMOSFERA CUPA E DESOLATA
«Non ho mai sentito parlare di lavori di sistemazione della galleria ma di sicuro ne avrebbe un gran bisogno - ammette Sonia Sbaichiero, commessa del negozio di abbigliamento per bambini Blue Kids -. L'aspetto che più contribuisce al degrado di questo spazio è certamente l'illuminazione: in qualsiasi altra città le gallerie commerciali sono luoghi luminosi, chiari, puliti: qui invece l'atmosfera è cupa e di sicuro non invoglia i cittadini a farci una passeggiata. L'unico giorno in cui si anima è il lunedì mattina quando c'è il mercato. C'è poi la questione della sporcizia, basta alzare lo sguardo per vedere le ragnatele, ma anche la maleducazione di chi sfreccia in bicicletta».

INCIVILTÀ E DEGRADO
E proprio l'inciviltà è un'altra componente del degrado della galleria: cartacce, pipì di cani, lattine e bottiglie si trovano in vari punti del pavimento mentre la fioreria Donaflor che si è impegnata ad addobbare con vasi di fiori l'accesso laterale della galleria è stata costretta ad apporre due cartelli: nel primo chiede di non rubare le piante, nel secondo di portare i cani a fare i bisogni altrove. «È da quando abbiamo aperto, una ventina di anni fa, che sento parlare dei lavori di sistemazione - aggiunge Monica Garziera del negozio di videogiochi No Gravity -. Appena arrivati Galleria Garibaldi era il fiore all'occhiello di Thiene, c'era sempre un gran passaggio e questo influiva positivamente sui nostri affari. Capisco che la situazione sia difficile perché ci sono tanti proprietari, ma ci sentiamo proprio abbandonati. Anche durante le manifestazioni cittadine la galleria viene dimenticata e la gente ci sta alla larga».

NUOVE APERTURE, VECCHI PROBLEMI
Le ultime attività che hanno aperto i battenti qui sono straniere. «Siamo aperti da un anno e per noi la situazione è buona - racconta Bala Arti nel negozio Fashion Hub -. Prima avevamo un'attività a Vicenza, ma il desiderio era quello di importare abbigliamento dal Punjab e abbiamo scelto di aprire in galleria a Thiene perché il locale ce l'ha affittato un amico e il prezzo era buono: 500 euro al mese per i primi due anni. Ci piacerebbe però vedere la galleria più luminosa e pulita perché aiuterebbe ad avere maggiore visibilità».

L'INTERVENTO DEL SINDACO
Sulla questione interviene il sindaco Giampi Michelusi: «La galleria rappresenta un'area particolarmente delicata, in stato di sofferenza da alcuni anni al pari, purtroppo, di quelle di altre città. Il comune si è dimostrato disponibile a contribuire alla sua riqualificazione e siamo dunque pronti a continuare a fare la nostra parte. Oggi sono ancora disponibili 20 mila euro di quei soldi pubblici, pronti a essere erogati purché anche i privati con cui è stato fatto l'accordo proseguano nei lavori concordati. Lavorare insieme per il bene della città è la strada che vogliamo percorrere e per la quale siamo tutti impegnati».

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