Scopri tutti gli eventi
Attualità
23.08.2024 - 15:47
Le mostre a Palazzo Santo Stefano, sede della Provincia di Padova, riprenderanno il prossimo sabato 24 agosto. Questa stagione culturale ha riscosso notevole successo sia tra i residenti che tra i numerosi visitatori. Avviatasi ad aprile con l'esposizione di Alessio Schiavon, allestita parzialmente nel rifugio antisommosse del Museo, e seguita da "Rumore Bianco" con le ambrotipie di Danilo Mauro Malatesta, ora riparte con un doppio percorso dedicato alla cultura e alle radici.
Il primo percorso si focalizza sul disegno e sul rapporto degli artisti di ogni epoca con la Luce. Parallelamente, un percorso lento ci conduce alla scoperta dei Luoghi Invisibili del Comune di Codevigo, dove la provincia di Padova si incontra con la laguna di Venezia, narrando storie attraverso immagini e narrazioni. Questo doppio percorso sarà accessibile fino al 13 ottobre 2024.
I 30 disegni di Francesco Tonarini, intitolati "Sguardi su Michelangelo scultore", hanno offerto negli ultimi due mesi ai visitatori la possibilità di esplorare aspetti meno conosciuti del genio rinascimentale, proponendo una lettura dettagliata e originale. Questi disegni erano stati in parte esposti lo scorso anno al Palazzo della Cancelleria Vaticana a Roma, luogo in cui Michelangelo scolpì il Bacco e venne ritratto da Vasari nella Sala dei Cento Giorni. L'esposizione attuale è arricchita da numerosi dettagli correlati alle statue del Selvatico presenti a Palazzo Santo Stefano, che i visitatori potranno ammirare da vicino.
L'opera intitolata “Sedia antropomorfa” di Cinzia Cotellessa, già esposta ai Dioscuri al Quirinale e tematica sulla violenza contro le donne, ha stimolato riflessioni sul valore morale dell'arte e sulla responsabilità di ciò che essa comunica.
Accanto a queste due sezioni, è stata allestita una grande sala con 40 ritratti di pittori e scultori di varie epoche, ciascuno dei quali ha sviluppato un proprio linguaggio artistico per dialogare con la luce. Il titolo “I Guerrieri della Luce” trae ispirazione dal libro di Paulo Coelho, "Il Manuale del guerriero della luce", pubblicato da Nave di Teseo nel 2017. Questa esposizione presenta una panoramica di figure storiche nelle arti, dai volti più noti ai meno conosciuti, abbracciando un millennio di storia artistica. Tra gli artisti rappresentati vi sono Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Bernini, Botero (che vedrà una grande mostra a Roma in autunno), Monet, Degas, Renoir, Cézanne, Velázquez, Goya, Haring, Pollock, Miró, De Chirico. Inoltre, anche figure come Frida Kahlo e Modigliani, di cui ricorre il 140esimo anniversario della nascita, saranno presenti grazie ai contributi di Tonarini, oltre a molti altri.
«Il grande successo delle recenti mostre a Palazzo Santo Stefano – ha dichiarato Vincenzo Gottardo, consigliere provinciale con delega alla Cultura – ci ha fatto riflettere sul desiderio del pubblico di godere della bellezza dell’arte, anche quando questa affronta tematiche complesse. È stato naturale quindi proseguire il percorso iniziato con "Rumore Bianco", creando un dialogo continuo tra l’arte, le istituzioni e i visitatori. Siamo lieti di notare la significativa presenza di turisti stranieri che, soggiornando in città o alle terme, visitano Palazzo Santo Stefano e le sue esposizioni. Con questo nuovo allestimento, invitiamo anche i cittadini di Padova, in particolare i giovani, a visitare queste mostre con le loro classi».
«Il percorso vuole essere didattico e contemporaneamente riflessivo – spiega Marina Sonzini, curatrice della mostra – poiché il confronto con la luce sulla tela, così come le vicende degli artisti, ha assunto nei secoli molteplici sfaccettature. Sarà un viaggio nel tempo attraverso diversi movimenti artistici, dal neoplatonismo rinascimentale al barocco, fino alla metafisica, al neoplasticismo, dall’impressionismo al cubismo, dal surrealismo al decò, dalla pop art al realismo magico e molto altro. Seguendo la storia dai Medici alla rivoluzione d’ottobre, dal crollo dell’impero austro-ungarico alle persecuzioni naziste, dall’Europa che scoprì le Americhe fino al mondo globalizzato di oggi. L'arte ci aiuterà a comprendere il nostro passato, perché gli artisti, che sono antenne sensibili, captano e raccontano ai contemporanei e ai posteri ciò che hanno vissuto e compreso».
“I Guerrieri della Luce credono nei miracoli, e quando credono, questi miracoli iniziano ad accadere,” scriveva Coelho. Ciascuno di questi artisti è stato, a suo modo, un “guerriero della luce”. Nel catalogo, Cinzia Cotellessa riassume i loro nomi scrivendoli al contrario, affinché possano essere letti nello specchio. L’osservatore diventa così un "guerriero nello specchio", rendendo l’esperienza artistica personale e consapevole. Le opere a sanguigna esposte, tutte di dimensioni 33 x 33 cm, simbolizzano l’immortalità dell’arte che sopravvive oltre lo spazio e il tempo. Questo concetto fu compreso da Michelangelo e da molti altri artisti che hanno cercato di trasmetterlo attraverso le loro opere.
Dal fiume Brenta alla Valle Millecampi, una mostra curata dal Comune di Codevigo con il patrocinio della Provincia di Padova. “I Luoghi Invisibili” è una mostra che esplora luoghi poco noti della provincia di Padova, situati nel Comune di Codevigo. Sono luoghi di fascino lagunare situati lungo l'argine della laguna Sud di Venezia, tra cui la spiaggia della Boschettona, il casone delle Sacche, i casoni della Fogolana e la Valle Millecampi. Queste aree, situate a soli 30 minuti da Padova, sono facilmente raggiungibili e mantengono intatta la loro bellezza naturale. La mostra narra la storia di questo territorio, segnato dall’alluvione del 4 novembre 1966, che devastò il cimitero e la frazione di Conche, ridisegnando il destino del paese, delle famiglie e dei suoi abitanti.
Il percorso espositivo inizia dal punto in cui l’argine del Brenta cedette, noto come il punto della Rotta, proseguendo con fotografie dell’area del cimitero ora abbandonato e della frazione dopo circa sessant’anni. La prima parte della mostra è dedicata al cimitero abbandonato, attraverso un estratto della tesi di laurea di Andrea Mestriner e Luca Muffato, che hanno studiato 19 recinti cimiteriali abbandonati nella nostra regione, scegliendo anche quello della frazione di Conche di Codevigo, emblematico per la sua storia e per l’abbandono prima del recente recupero. La seconda parte dell’esposizione offre una visione attraverso foto storiche e attuali dell’area lagunare di un territorio a vocazione agricola, dove in passato pesca e caccia rappresentavano le principali fonti di sostentamento per molte famiglie. Un video amatoriale completa il percorso espositivo.
«La mostra "I Luoghi Invisibili" proviene dai Casoni della Fogolana – spiega Alessandra Crocco, assessore al Turismo del Comune di Codevigo – ed è stata fortemente voluta dal sindaco Ettore Lazzaro e dall’attuale Amministrazione. L’obiettivo di questa esposizione è invitare il pubblico a un’osservazione lenta e attenta dei luoghi che ci circondano. Molti spazi impercettibili, come quelli ritratti nelle immagini esibite, fanno parte integrante del paesaggio, completandolo e restituendo sensazioni rarefatte che predispongono alla riflessione e alla contemplazione. Il fine di questa mostra è, in altre parole, un invito a riscoprire la bellezza in tutte le sue forme, anche quelle meno evidenti».
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516