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Il Trevigiano Ballarin e il Mongol Rally: un'avventura epica in Maggiolino

Lorenzo Ballarin, 24 anni, attraversa 15 paesi e 15.000 chilometri con un Maggiolino del 1982 nel Mongol Rally

Lorenzo Ballarin e il Mongol Rally: un'avventura epica su un Maggiolino del 1982

Il celebre Maggiolino è uno dei veicoli più iconici della casa automobilistica tedesca Volkswagen (immagine di repertorio)


Lorenzo Ballarin, 24enne di Godega di Sant'Urbano (TV) e studente presso la Copenhagen Business School in Danimarca. Conosciuto per il suo spirito avventuroso e la passione per le sfide fuori dall'ordinario, Lorenzo ha deciso di partecipare al Mongol Rally, una delle competizioni automobilistiche più dure al mondo, insieme a tre amici conosciuti all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

UN VIAGGIO EPICO DI 15.000 CHILOMETRI
Il viaggio di Lorenzo Ballarin e dei suoi compagni è stato un vero e proprio tour de force, richiedendo non solo una resistenza fisica straordinaria, ma anche una notevole capacità di adattamento e risoluzione dei problemi. Partiti da Praga il 13 luglio, i quattro amici hanno intrapreso il Mongol Rally, una gara che sfida i partecipanti a percorrere migliaia di chilometri con mezzi non convenzionali, attraversando paesaggi tanto affascinanti quanto ostili. L'avventura ha preso il via nell'Europa orientale, passando per paesi come la Repubblica Ceca, la Serbia e la Turchia. L'itinerario ha portato i ragazzi verso sud-est, immergendoli nelle culture e nei panorami di paesi come la Romania, la Bulgaria e la Turchia. Da qui, hanno attraversato il Mar Caspio a bordo di una nave cargo, una delle prime grandi sfide del viaggio, che ha richiesto ore di attesa e pazienza prima di poter proseguire sulla terraferma kazaka.

L'ANTICA VIA DELLA SETA
Una volta sbarcati in Kazakistan, il viaggio ha assunto una nuova dimensione: seguendo l'antica Via della Seta, i quattro amici hanno attraversato l’Uzbekistan, il Tagikistan e il Kirghizistan. Questo percorso storico, che un tempo collegava l’Occidente e l’Oriente, si è rivelato un cammino impegnativo, caratterizzato da strade sterrate, deserti sconfinati e passi montani a quote vertiginose. Ogni chilometro percorso era un salto nel tempo, tra antiche città carovaniere e paesaggi mozzafiato. Il punto più critico del viaggio è stato l’attraversamento della Pamir Highway, una delle strade più alte e difficili al mondo. Questa via, che si snoda tra le montagne del Pamir, è famosa per le sue condizioni estreme: strade distrutte, altitudini che superano i 4.600 metri e temperature che possono scendere sotto zero anche in estate.

LA TERRA DI NESSUNO
Dopo aver affrontato i 1.400 chilometri della Pamir Highway, la sfida non era ancora terminata. Il gruppo ha dovuto guadare fiumi tumultuosi e attraversare la "terra di nessuno" tra il Tagikistan e il Kirghizistan, una zona montuosa e desolata dove l’assenza di infrastrutture moderne rende ogni errore potenzialmente fatale. Nonostante queste difficoltà, Lorenzo e i suoi amici hanno continuato a spingersi oltre, dimostrando un’incredibile capacità di adattamento.

L'ARRIVO
Finalmente, dopo oltre 15.000 chilometri e più di un mese di viaggio, il 24 agosto 2024, Lorenzo Ballarin e i suoi amici hanno raggiunto il traguardo finale di questa epica avventura. Nel 2024, a causa della guerra in Ucraina e dei conseguenti problemi con i visti russi, il traguardo del Mongol Rally è stato spostato in Kazakistan. L’arrivo ha segnato la fine di un percorso tanto faticoso quanto gratificante, che ha messo alla prova ogni singolo membro del gruppo. Per vedere di più dell’avventura seguite @plsfix_racing su Instagram.

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