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Giornata nazionale RSU
04.09.2024 - 15:32
Giornata nazionale RSU, sezione di Treviso e Belluno
La Cisl Scuola ha celebrato la nona edizione della Giornata Nazionale RSU e delegati sotto lo slogan "In prima persona al plurale", segnando la ripresa delle attività sindacali in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. L’evento, svoltosi il 4 settembre nella nuova sede della Cisl a Villorba, è stato l’occasione per fare il punto sulla situazione delle scuole nelle province di Treviso e Belluno, evidenziando gravi criticità legate alla mancanza di personale e alla precarietà.
Gravi carenze di dirigenti e docenti
Secondo la segretaria generale della Cisl Scuola Belluno Treviso, Anna Lucia Tamborrini, l’anno scolastico 2024 si apre con molte difficoltà: circa il 30% delle 99 scuole della Marca trevigiana è senza un dirigente titolare, e solo il 70% dei direttori dei servizi amministrativi (Dsga) è di ruolo, nonostante un recente concorso abbia migliorato la situazione rispetto allo scorso anno. Le carenze sono evidenti anche tra i docenti, con un organico di diritto fissato a circa 9.000 insegnanti, insufficiente a coprire le esigenze delle scuole. Mancano almeno 900 insegnanti, di cui 250 per il sostegno, e il numero di supplenti rimane elevato.
Personale Ata e calo degli studenti
Anche il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) soffre di una forte precarietà: su 94 posti vacanti per assistenti amministrativi a Treviso, solo 32 sono stati coperti con immissioni in ruolo. La provincia è inoltre colpita da un significativo calo degli alunni, con 2.457 studenti in meno rispetto all’anno scorso, una situazione che potrebbe giustificare una riduzione del numero di alunni per classe anziché ulteriori tagli all’organico.
A Belluno, le difficoltà non sono minori: su 33 istituti, 12 sono privi di un dirigente titolare e 14 Dsga sono mancanti. Anche qui, le immissioni in ruolo per i docenti sono state esigue, appena 80 su 2.200 necessari, con un fabbisogno totale di circa 2.500 insegnanti.
La richiesta di un nuovo modello di reclutamento
La Cisl Scuola denuncia l’inadeguatezza del sistema di reclutamento attuale, chiedendo un cambiamento urgente per stabilizzare il personale scolastico e migliorare le condizioni delle scuole. Tamborrini sottolinea la necessità di un doppio canale di reclutamento, maggiore flessibilità nelle assunzioni e un riconoscimento dell’esperienza acquisita dai precari. Questo permetterebbe di affrontare le sfide della scuola italiana con un approccio più rispettoso delle esigenze di studenti e personale.
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