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Cardiochirurgia d'avanguardia

L’Ambulatorio Aorta di Mestre sfida il killer silenzioso

Unico nel suo genere nel Nordest, il centro anticipa le patologie aortiche e segue intere famiglie predisposte, salvando vite grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce

Domenico Mangino

Il primario di Cardiochirurgia Domenico Mangino, al centro, con parte della sua équipe cardiochirurgica

Nell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, esiste un luogo dove il killer silenzioso, la patologia aortica, viene affrontato in anticipo. Si chiama Ambulatorio Aorta, ed è un centro unico nel suo genere in Veneto, nato per intercettare e trattare preventivamente i pazienti a rischio di malattie dell’aorta, come dissecazioni e aneurismi. Ad oggi, il centro ha già in carico 211 pazienti di ogni età e provenienza, e ha rintracciato 20 famiglie con predisposizione genetica, monitorando non solo i pazienti ma anche i loro congiunti.

Situato all'interno del reparto di Cardiochirurgia, questo ambulatorio si distingue per il suo approccio multidisciplinare, coinvolgendo cardiochirurghi, radiologi, genetisti e altri specialisti. Il primario di Cardiochirurgia, Domenico Mangino, sottolinea l’importanza della diagnosi precoce: “Grazie a questo centro di prevenzione, possiamo scongiurare eventi cardiaci improvvisi e spesso fatali, come la dissecazione aortica, che viene chiamata killer silenzioso proprio perché non dà sintomi fino a quando non è troppo tardi.”

Il centro si occupa anche di interventi chirurgici preventivi. Infatti, per 20 pazienti a cui è stata diagnosticata una patologia acuta dell’aorta, è stato possibile programmare un intervento salvavita prima che la situazione diventasse critica. "Il 30% dei pazienti con patologie aortiche ha familiari a rischio," spiega il cardiochirurgo Paolo Magagna, responsabile dell’Ambulatorio. “La nostra missione è indagare tempestivamente su questi pazienti e sui loro congiunti, garantendo un percorso di cura personalizzato e prevenendo interventi d’emergenza.”

Accedere all’Ambulatorio è semplice: basta un’impegnativa per una visita cardiochirurgica. Successivamente, l’équipe medica si prende cura del paziente e, se necessario, dei suoi familiari, estendendo le indagini genetiche e diagnostiche per prevenire e trattare efficacemente le patologie aortiche. Un lavoro che sta salvando vite, una diagnosi alla volta.

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