Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cantieri

Veneto, patente a crediti: l'INL chiede il doppio invio per evitare disguidi

Cantieri in Veneto: calano le morti (-3), ma aumentano gli infortuni (+12,5%)

Veneto, patente a crediti: l'INL chiede il doppio invio per evitare disguidi

Foto di repertorio

Per scongiurare un fallimento tecnico nel "click day" del 1° ottobre, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha deciso di offrire alle imprese venete una seconda opportunità per l’invio delle domande per la patente a crediti. Per evitare il sovraccarico del portale, l’INL consente l’invio di un’autocertificazione via PEC, valida per tutto ottobre. Tuttavia, le aziende dovranno comunque presentare la domanda sul portale entro fine mese. Questo obbligherà circa 66.300 imprese del settore edile a ripetere l'operazione, una procedura che la CGIA di Mestre ha criticato come ulteriore segno di inefficienza burocratica.

Nonostante il ministero del Lavoro abbia avuto mesi per prepararsi, non è stata concessa alcuna proroga all'entrata in vigore della nuova normativa, come richiesto dalle forze politiche. La CGIA denuncia che le imprese devono certificare requisiti che le autorità competenti già possiedono, evidenziando l'ennesimo caso di inefficienza amministrativa che grava sulle aziende.

Focus su infortuni e controlli nei cantieri

La CGIA sottolinea che la nuova patente a crediti difficilmente ridurrà il numero di infortuni e morti nei cantieri, se non accompagnata da un aumento dei controlli efficaci. L'associazione invita a concentrarsi sulla sicurezza sostanziale, piuttosto che sugli aspetti formali, come la documentazione burocratica. Gli incidenti più gravi, infatti, derivano spesso da errori pratici, come il montaggio scorretto dei ponteggi o la mancanza di barriere di sicurezza.

Cantiere veneti: decessi in calo, ma infortuni in crescita

In Veneto, tra gennaio e luglio 2024, gli infortuni nei cantieri sono aumentati del 12,5%, passando da 2.275 a 2.559 casi rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, le morti sul lavoro nel settore edile sono diminuite, passando da 4 a 1 decessi. A livello nazionale, le regioni con i maggiori incrementi di infortuni sono Umbria, Campania e Sardegna, mentre Lombardia e Sicilia hanno registrato il maggior numero di decessi, con 10 casi ciascuna.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione