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Evgeni Konnov trionfa al concorso pianistico di Verona: un successo internazionale

Il pianista russo conquista il primo premio, mentre Michelle Candotti e Roman Fediurko si dividono il secondo posto

Evgeni Konnov trionfa al Concorso Pianistico di Verona: un successo internazionale

Teatro Nuovo Verona

Il pianista russo Evgeni Konnov ha recentemente conquistato la dodicesima edizione del Concorso Pianistico Internazionale Città di Verona. Con un'interpretazione magistrale del Concerto n. 1 in Si bemolle minore op. 23 di Čajkovskij, Konnov ha incantato la giuria e il pubblico, portando a casa il primo premio.

Domenica sera, il Teatro Nuovo di Verona è stato il palcoscenico di un evento musicale di grande rilievo. Dopo cinque giorni di intense esibizioni, il concorso si è concluso con la vittoria di Konnov, che ha superato oltre 130 giovani pianisti provenienti da tutto il mondo. La sua esecuzione, descritta come brillante, appassionata e tecnicamente valida dal Verona Piano Festival, ha saputo esaltare lo spirito del tardo romanticismo, conquistando non solo la giuria ma anche il pubblico, che gli ha riservato una standing ovation.

La giuria, composta da esperti del calibro di Roberto Pegoraro, Edoardo Strabbioli, Violetta Egorova e Francesco Libetta, ha riconosciuto in Konnov un talento cristallino e un carisma interpretativo maturo. Oltre al primo premio, Konnov ha ricevuto anche il Premio della Giuria Peppino Milani e il Premio Aldo Ciccolini per la miglior esecuzione con l'orchestra. Non è tutto: anche la giuria junior, formata da studenti del Liceo Musicale Montanari di Verona, ha voluto premiarlo.

Il secondo posto è stato condiviso da due talenti emergenti: la pianista italiana Michelle Candotti e il diciannovenne ucraino Roman Fediurko. Candotti, che ha eseguito anch'essa il Concerto n. 1 di Čajkovskij, ha mostrato una notevole padronanza tecnica, sebbene la sua interpretazione non abbia completamente catturato lo spirito della composizione. Fediurko, invece, si è cimentato con il complesso Concerto n. 3 di Rachmaninov, dimostrando doti tecniche straordinarie, ma incontrando qualche difficoltà nel gestire la volumetria timbrica dell'opera. Fediurko ha comunque ricevuto il premio per la miglior sonata classica, mentre Candotti è stata riconosciuta come miglior talento femminile del concorso.

Roberto Pegoraro, direttore artistico del concorso, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell'evento, sottolineando l'importanza del dialogo culturale e musicale tra le diverse nazionalità. 


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