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Tecnologia di prevenzione

Nuova app “Secure” per la Protezione Civile in Veneto: innovazione al servizio della sicurezza idraulica

L’Assessore Bottacin presenta un sistema all'avanguardia per la raccolta di dati sulle precipitazioni, fondamentale per la progettazione delle opere di difesa del territorio

Secure

Foto della presentazione

Oggi, presso Palazzo Balbi, la sede della Giunta regionale del Veneto, è stata presentata "Secure", una nuova applicazione sviluppata per analizzare le precipitazioni a elevata intensità. Questo strumento tecnologico mira a fornire dati essenziali per comprendere la probabilità di eventi pluviometrici futuri, permettendo così di adottare misure di adattamento e progettare efficacemente opere idrauliche e di difesa del territorio.

L’Assessore alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, ha illustrato il funzionamento dell’app, sottolineando l'importanza della caratterizzazione degli eventi pluviometrici intensi. “Secure” si avvale di una rete di 204 pluviometri operanti 24 ore su 24, installati da Arpav e dislocati in modo da coprire un'area di 90 chilometri quadrati ciascuno. I dati, aggiornati ogni 5 minuti, forniscono una visione dettagliata delle precipitazioni su scala temporale che va da pochi minuti a diversi giorni.

Bottacin ha spiegato come questi dati possano servire da base per valutare le piogge in ogni singola area e per pianificare opere di difesa, come bacini di laminazione e consolidamento degli argini. “La Protezione Civile del Veneto è riconosciuta come una delle migliori in Italia proprio per questi progressi nella progettazione della sicurezza idraulica”, ha dichiarato, evidenziando anche il lavoro instancabile di tecnici e volontari.

L’Assessore ha messo in luce il fatto che, dal dopo Vaia, sono stati realizzati 2.527 cantieri senza alcun problema, segno di un’efficace gestione delle emergenze. Bottacin ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione con l’Università di Padova e Arpav, sottolineando come “Secure” rappresenti un servizio innovativo e utile per i progettisti.

Tuttavia, Bottacin ha richiamato l’attenzione sulla necessità di educare la popolazione riguardo al rischio idraulico. “È fondamentale lavorare sulla cultura del rischio”, ha avvertito, riferendosi a comportamenti pericolosi come osservare le piene dagli argini o salvare prima l’auto anziché la propria sicurezza.

Tra i dati emersi dall’app “Secure”, spiccano le massime precipitazioni assolute registrate nel 2018 e la predominanza di precipitazioni intense tra luglio e settembre. L’anno idrologico peggiore risulta essere il 2014, seguito dal 2024, dal 1965 e dal 1960.

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