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Emergenza sicurezza

74ª Giornata per le vittime del lavoro: un appello urgente

Cresce il numero delle vittime: 680 decessi in soli otto mesi del 2024. I settori più colpiti sono costruzioni e manifatturiero, con una forte incidenza tra i lavoratori stranieri

sicurezza lavoro

Immagine di repertorio

La 74ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, che si celebrerà domenica 13 ottobre, rappresenta un'occasione cruciale per rilanciare con forza l'appello alla sicurezza nei luoghi di lavoro. L'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, da quindici anni in prima linea nella mappatura dei decessi, lancia un allarme preoccupante: il rischio di morte per i lavoratori è in aumento e le zone più critiche restano le regioni del Sud e quelle più piccole, come Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Umbria e Molise.

Secondo i dati rilevati dall'Osservatorio, da gennaio ad agosto 2024 sono state 680 le vittime di incidenti sul lavoro, con un incremento del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Di queste, 507 decessi si sono verificati sul luogo di lavoro, mentre 173 in itinere. Un dato ancor più drammatico riguarda la crescente incidenza di mortalità tra i lavoratori stranieri, che rappresentano una vittima su cinque.

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio, ribadisce l'urgenza di una maggiore attenzione e concretezza da parte delle istituzioni. “Auspichiamo che questa giornata spinga gli amministratori del nostro Paese, gli enti di controllo e la magistratura ad una riflessione concreta per non dover più parlare ogni giorno di vittime del lavoro”, dichiara Rossato. L’appello è rivolto anche ai datori di lavoro e agli enti di controllo affinché investano in una formazione continua dei lavoratori e in politiche di prevenzione più efficaci.

I settori più colpiti restano quelli delle costruzioni, delle attività manifatturiere, dei trasporti e del commercio. Particolarmente critico il dato relativo al comparto edilizio, dove l’incremento degli incidenti mortali potrebbe essere legato alla ripresa del settore dopo la pandemia e ai bonus concessi all’edilizia.

Un’altra piaga evidenziata dall'Osservatorio è la differenza tra le incidenze di mortalità degli stranieri rispetto agli italiani. Nel 2024, l’incidenza per i lavoratori stranieri è salita a 34,1 decessi per milione di occupati, mentre per gli italiani è scesa a 13,3. Rossato sottolinea come questo fenomeno dimostri una grave carenza nella cultura della sicurezza sul lavoro, particolarmente per i lavoratori più vulnerabili, come quelli provenienti dall’estero.

Nel suo discorso, Rossato richiama anche le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in seguito al tragico incidente ferroviario di Brandizzo, avvenuto il 30 agosto 2023, ha dichiarato: “Le morti e gli incidenti sul lavoro sono un’intollerabile offesa per la coscienza collettiva. La sicurezza nel lavoro è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale alla salute.”

L’appello dell’Osservatorio è chiaro: serve un impegno collettivo, trasversale e continuo per mettere la parola “fine” a una delle più gravi emergenze del nostro Paese. Solo attraverso azioni concrete e una cultura della sicurezza condivisa sarà possibile ridurre il numero delle vittime e garantire a tutti i lavoratori il diritto inalienabile a un lavoro sicuro.

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