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Vittoria letteraria
21.10.2024 - 17:00
Anita Likmeta dalla sua pagina Facebook
La scrittrice Anita Likmeta ha conquistato la seconda edizione del Premio Letterario "Il Libro della Vita" con la sua opera "Le Favole del comunismo", edita da Marsilio. La cerimonia di premiazione si è svolta nella suggestiva Basilica Palladiana, un luogo simbolico per Vicenza e patrimonio dell'umanità UNESCO, scelto con passione da Vera Slepoj, stimata psicologa recentemente scomparsa, che ha co-fondato il premio insieme a Diego De Leo, presidente del De Leo Fund.
Durante la serata, Diego De Leo ha descritto il libro di Likmeta come una testimonianza di autentica resilienza: “In uno stile agile, ironico e asciutto, racconta come sopravvivere a coercizioni e violenze di ogni genere nell'Albania comunista, e come resistere alla disgregazione sociale, ricostruendosi una nuova vita nella consapevolezza e nella libertà".
Il premio speciale Vera Slepoj 2024 è stato assegnato ad Antonio Franchini per il romanzo "Il fuoco che ti porti dentro", sempre pubblicato da Marsilio. De Leo ha elogiato l’opera come un raro esempio di confessione in prima persona, che permette di esplorare il profondo legame tra madre e figlio, affrontando le ragioni di un odio inestinguibile per arrivare a una pietà nobile e profonda.
Emanuele Trevi si è aggiudicato il secondo posto con "La casa del mago" (Ponte delle Grazie), un'opera personale in cui l'autore, figlio del noto psicanalista Mario Trevi, intreccia autobiografia e riflessioni sul senso delle relazioni e dell'esistenza.
Le opere sono state valutate da un prestigioso panel di giurati, tra cui Mons. Vincenzo Paglia (presidente onorario), Marina Valensise (presidente della giuria), e altri esperti del panorama culturale italiano, come Alessandra Kustermann, Maria Pia Garavaglia, e Lamberto Iezzi.
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