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Crisi Berco
27.10.2024 - 13:14
Foto di repertorio
“Seguiamo da vicino, con attenzione, partecipazione e viva preoccupazione la crisi Berco”. Lo spiega Nadia Romeo, rodigina, deputata del Pd. “L’azienda ha annunciato qualcosa come 480 licenziamenti nello stabilimento di Copparo, a fronte di una forza lavoro di circa 1200 dipendenti – prosegue la parlamentare Dem – Un dato già drammatico di per sé, che ha ripercussioni pesantissime nel nostro territorio: dal Polesine e, in particolare, dai Comuni della Sinistra Po più prossimi a Copparo, infatti, ogni giorno circa 200 persone vanno a lavorare proprio alla Berco”.
Evidente, quindi, l’impatto che un licenziamento di massa di questa portata potrebbe avere in piccoli paesi, dove decine di famiglie hanno il proprio futuro basato proprio sullo stabilimento di Copparo. “Abbiamo già preso contatti – spiega Romeo – con i rappresentanti dei lavoratori. Abbiamo seguito con attenzione la riunione convocata dalla Regione Emilia Romagna, nel corso della quale i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto all’azienda di ritirare la procedura di mobilità. L’azienda, da parte sua, ha preso tempo, promettendo una risposta entro il 31 Ottobre, vale a dire prima della riunione al ministero, prevista per il 5 Novembre”.
“Da parte nostra, siamo a disposizione per portare le istanze dei lavoratori sino a Roma, in un’ottica costruttiva, che porti a individuare possibili soluzioni. Lodevole, da questo punto di vista, anche l’atteggiamento della Regione Emilia Romagna, che pure si è messa a disposizione per affiancare la proprietà nella soluzione delle problematiche che hanno condotto a questa crisi”.
“E’ fondamentale, in una situazione simile, esplorare ogni possibile percorso alternativo a una mobilità di massa che sarebbe devastante a livello sociale. L’annuncio dell’intenzione, da parte della proprietà, di licenziare circa 480 persone, ben poche delle quali vicine all’età pensionabile – prosegue Romeo – sarebbe infatti già dirompente di per sé. Ma, a rendere il tutto ancora più devastante, è la congiuntura che stanno affrontando il settore metalmeccanico in generale e automotive in particolare: una crisi generalizzata che, nel territorio che gravita intorno a Berco, di fatto renderà impossibile assorbire anche solo parte della forza lavoro che, eventualmente, risulterà in esubero. Una situazione non dissimile a quella del Polesine, dove pure le possibilità di ricollocamento sarebbero minime, se non nulle”. “Una situazione di questo tipo e di questa gravità deve essere governata e gestita a livello centrale, tutelando occupazione e tenuta del tessuto sociale delle comunità interessate dalla crisi. E proprio in questa direzione andrà il mio impegno”.
“Ho già assicurato la mia presenza – chiude Romeo - nella serata di martedì 29 Ottobre, a Polesella, dove è stato convocato un tavolo di discussione sulla crisi Berco”.
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