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Piscine di Castelfranco Veneto: la gestione tra critiche e nuove iniziative

Antares Nuoto lancia una petizione per chiedere chiarezza e un cambio di rotta nelle scelte dell'Amministrazione

Piscine di Castelfranco Veneto: la gestione tra critiche e nuove iniziative

Foto di repertorio

La questione delle piscine di Castelfranco Veneto continua a dividere la comunità, tra critiche e tentativi di risoluzione. Antares Nuoto, una delle realtà più attive nel settore sportivo locale, ha deciso di scendere in campo con una petizione indirizzata all'Amministrazione comunale. La raccolta firme mira a sollecitare un ripensamento sulle scelte fatte finora per la gestione dell’impianto natatorio, sollevando dubbi su quanto accaduto finora e su come si sono gestiti i fondi pubblici.

Secondo Antares Nuoto, l'Amministrazione avrebbe agito senza consultare adeguatamente le associazioni sportive, i veri protagonisti della vita sportiva cittadina, portando a una gestione inefficace e inadeguata delle strutture. In particolare, si critica l'affidamento della gestione della piscina a A.E.E.P. (Azienda per l'Edilizia Economica e Popolare), un ente pubblico con scarsa esperienza nel settore sportivo, ritenuto incapace di garantire la corretta manutenzione e l’apertura dell’impianto natatorio durante l’anno. Nonostante le spese sostenute per il bar e altre strutture, il servizio pubblico della piscina è stato interrotto, costringendo la cittadinanza e le associazioni sportive a far fronte a disagi e costi straordinari per il ripristino.

L'Amministrazione comunale ha sempre sostenuto che la gestione pubblica fosse la soluzione migliore per garantire l'efficienza dell’impianto, ma la realtà dei fatti sembra smentire queste dichiarazioni. Dopo una serie di criticità emerse in seguito alla chiusura della piscina e al degrado delle strutture, Antares Nuoto chiede che le decisioni future in merito alla gestione e manutenzione delle strutture sportive siano condivise con chi le utilizza quotidianamente. L’iniziativa punta a sensibilizzare non solo le autorità locali, ma anche i cittadini, affinché possano unirsi in un impegno collettivo per il bene dello sport e della comunità.

Inoltre, la petizione evidenzia l'importanza di una progettazione partecipativa, che coinvolga tutti i soggetti interessati, dalle associazioni sportive alle famiglie, per un piano che tenga conto delle reali necessità della cittadinanza e delle realtà locali. La mancata consultazione delle realtà sportive è uno degli aspetti che ha più deluso i promotori dell'iniziativa, che chiedono all’Amministrazione di rivedere i propri piani prima di intraprendere ulteriori azioni o di confermare affidamenti a soggetti che non hanno dimostrato di saper rispondere alle esigenze della città.

La raccolta firme, quindi, si fa portavoce di una crescente insoddisfazione che interessa non solo gli utenti finali, ma anche i gestori e i dirigenti delle varie realtà sportive cittadine, che da anni si trovano a fronteggiare difficoltà organizzative e strutturali in un ambiente che, purtroppo, sembra non essere in grado di supportare adeguatamente la crescita dello sport locale.

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