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Salute pubblica
08.11.2024 - 10:29
Secondo le stime attuali, il 22% degli under 17 fuma regolarmente, con un preoccupante 11% che consuma fino a mezzo pacchetto al giorno. Questo fenomeno, definito dai medici come "fumatori-teen", sta sollevando un'ondata di preoccupazione tra gli oncologi italiani, che vedono nei giovani fumatori un rischio crescente per la salute pubblica.
L'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha lanciato l'allarme: l'aumento del numero di giovani fumatori richiede misure urgenti e incisive. Durante un recente convegno a Roma, alla vigilia del loro 26º congresso nazionale, l'AIOM ha presentato dati che rivelano come oltre il 44% dei fumatori abbia iniziato prima dei 18 anni. Tra gli adolescenti, più di 1 milione e 200 mila studenti italiani hanno provato le sigarette almeno una volta. Questi numeri non solo rappresentano un rischio per la salute dei giovani, ma anche un potenziale fardello economico per il sistema sanitario nazionale.
Per contrastare questa tendenza, l'AIOM, sostenuta dalla Fondazione AIOM e dal periodico Panorama della Sanità, propone di aumentare di 5 euro il costo di ogni pacchetto di sigarette. L'obiettivo è duplice: dissuadere i giovani dall'acquisto e generare risorse per il servizio sanitario nazionale. Secondo le stime, questa misura potrebbe portare fino a 13 miliardi di euro l'anno, destinati a potenziare i servizi sanitari. Francesco Perrone, presidente AIOM, e Saverio Cinieri, presidente della Fondazione AIOM, sostengono che intervenire sui prezzi può rendere economicamente insostenibile l'acquisto per i ragazzi, con un effetto deterrente.
La proposta ha trovato ampio supporto anche nelle istituzioni. Tra i sostenitori, la senatrice Beatrice Lorenzin (PD), che già come ministro della Salute si era battuta per misure simili. Anche la senatrice Cristina Cantù (Lega) e la vicepresidente del Senato Domenica Castellone (M5S) hanno espresso il loro impegno per introdurre una tassa di scopo sulle sigarette nell'ambito della legge di bilancio in esame alle Camere.
Giulia Veronesi, direttrice del programma di chirurgia toracica robotica al San Raffaele di Milano, sottolinea che il fumo è il principale responsabile di patologie gravi, tra cui il tumore al polmone, che in Italia causa oltre 35 mila decessi l'anno e rappresenta un costo di oltre 2,5 miliardi di euro per il sistema sanitario.
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