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Biodiversità minacciata

La Pecora Brogna veronese, simbolo di biodiversità e sostenibilità, è in mostra a Fieracavalli

Il Parco Naturale Regionale della Lessinia presenta la sua razza ovina autoctona: qualità, tradizione e un allarme per la sua sopravvivenza

Foto della presentazione

Foto della presentazione

Alla Fieracavalli di Verona, la Pecora Brogna, unica razza ovina autoctona della Lessinia, ha trovato un posto d’onore allo stand della Regione Veneto. Custode di una tradizione antica e preziosa per l’ecosistema locale, la Pecora Brogna è stata protagonista di una presentazione che ne ha evidenziato le caratteristiche distintive ma anche la vulnerabilità, legata al calo del numero di esemplari. Il censimento 2024 ha infatti rilevato una riduzione significativa: attualmente, nelle province di Verona e Vicenza, si contano solo 1.356 capi, in 33 allevamenti, contro i circa 2.000 dell’anno scorso.

All'evento hanno preso parte importanti esponenti locali e regionali, tra cui Massimo Sauro, presidente del Parco Naturale della Lessinia, Benedetta Bongiovanni, presidente dell’Associazione per la Tutela della Pecora Brogna, e Roberto Covallero, presidente della condotta Slow Food di Verona, che tutela questa razza dal 2020. I visitatori hanno potuto gustare specialità gastronomiche preparate con i prodotti derivati dalla Pecora Brogna, come salumi e formaggi, in uno spazio espositivo arricchito da filati di lana.

Massimo Sauro ha ribadito l'importanza della partecipazione del Parco a Fieracavalli come opportunità per celebrare le eccellenze locali. “L’allevamento ovino è uno dei pilastri economici del Parco,” ha spiegato, “e l'Associazione Pecora Brogna svolge un ruolo fondamentale nella difesa e promozione di questa realtà.” Anche Benedetta Bongiovanni ha sottolineato l'importanza del lavoro dei pastori custodi, i quali si impegnano nella preservazione della Brogna, una razza antica e resistente, preziosa per il mantenimento del territorio rurale della Lessinia.

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