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09.11.2024 - 12:47
Monica Grosselle, presidente di Ance Padova
Le imprese edili padovane sono in fermento, preoccupate per il futuro dei cantieri locali. Secondo Monica Grosselle, presidente di Ance Padova, il prossimo mese scadrà il provvedimento che ha finora aiutato le aziende a fronteggiare l’impennata dei costi dei materiali, con il rischio che molte opere si fermino. Se non verrà prorogato, il sistema di compensazioni voluto per ridurre l’impatto economico dei rincari potrebbe cessare, mettendo in seria difficoltà il settore.
La stima di Ance a livello nazionale è preoccupante: oltre 10 miliardi di cantieri rischiano di subire interruzioni. “Molte aziende locali stanno ancora aspettando le compensazioni per i rincari del 2022 – afferma Grosselle – e se a questi ritardi si aggiunge la fine del provvedimento sui materiali, rischiamo di trovarci in una ‘tempesta perfetta’.” Questo scenario potrebbe compromettere la realizzazione di importanti progetti in provincia di Padova, tra cui la nuova pediatria, il tram e l’Alta Velocità Padova-Verona, ma anche molte altre infrastrutture legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il danno economico, inoltre, potrebbe essere ingente: “Se non verranno garantite le risorse necessarie, nel 2025 perderemo oltre 100 milioni di euro solo nel Padovano”, conclude Grosselle. Senza certezze nei pagamenti, le imprese potrebbero essere costrette a fermare i cantieri, con il rischio di fallimenti e una drastica perdita di posti di lavoro. Un allarme che non riguarda solo l’economia locale, ma che rischia di compromettere anche il futuro di molte opere pubbliche strategiche per la collettività.
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