Aggressioni in sanità, Zaia: "Bene la legge, ora deve essere conosciuta e applicata con rigore"

Il presidente della Regione commenta con soddisfazione l’approvazione della legge per contrastare la violenza contro i professionisti della sanità: "Servono informazione e applicazione rigorosa"

Stefano Gabbiano

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13.11.2024 - 14:46

Aggressioni in sanità, Zaia: "Bene la legge, ora deve essere conosciuta e applicata con rigore"

Luca Zaia

Dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati, la legge che introduce misure per contrastare le aggressioni nei luoghi di cura e contro i professionisti della sanità entra ufficialmente in vigore. Un passo importante, secondo il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto e per il cambiamento che questa normativa comporterà nella tutela degli operatori sanitari e della sicurezza nei presidi ospedalieri. “Accolgo con grande soddisfazione l’approvazione della legge, che rappresenta una risposta forte e decisa contro una forma di violenza inaccettabile e pericolosa”, ha dichiarato Zaia. “Le violenze nei confronti dei lavoratori della sanità non solo colpiscono la loro dignità e la loro dedizione, ma mettono in pericolo anche la sicurezza del nostro sistema sanitario e la serenità dei pazienti che vi accedono. Questa legge segna un cambio di passo importante nel contrasto di comportamenti sconsiderati che non possono essere tollerati.” Il presidente ha poi sottolineato l’importanza della diffusione capillare della nuova normativa: “È fondamentale che la legge sia conosciuta e applicata in modo rigoroso. La regione è pronta a fare la sua parte, lavorando per sensibilizzare e informare tutti sulla necessità di garantire la sicurezza degli operatori sanitari e delle strutture ospedaliere”. Zaia ha quindi ringraziato i parlamentari e tutti coloro che hanno contribuito all’approvazione della legge, ricordando come la sicurezza negli ospedali e la protezione degli operatori sanitari siano priorità per l’intera comunità. La nuova legge prevede pene severe per chi aggredisce medici, infermieri e altri professionisti del settore sanitario, con l’intento di creare un ambiente più sicuro per chi lavora nelle strutture sanitarie, ma anche per i pazienti. Non possiamo permettere che atti di violenza minaccino la serenità di chi lavora per la salute dei cittadini, ha concluso Zaia. Da oggi, chi compie azioni violente dovrà sapere che saranno severamente perseguite.

Dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati, la legge che introduce misure per contrastare le aggressioni nei luoghi di cura e contro i professionisti della sanità entra ufficialmente in vigore. Un passo importante, secondo il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto e per il cambiamento che questa normativa comporterà nella tutela degli operatori sanitari e della sicurezza nei presidi ospedalieri.

“Accolgo con grande soddisfazione l’approvazione della legge, che rappresenta una risposta forte e decisa contro una forma di violenza inaccettabile e pericolosa”, ha dichiarato Zaia. “Le violenze nei confronti dei lavoratori della sanità non solo colpiscono la loro dignità e la loro dedizione, ma mettono in pericolo anche la sicurezza del nostro sistema sanitario e la serenità dei pazienti che vi accedono. Questa legge segna un cambio di passo importante nel contrasto di comportamenti sconsiderati che non possono essere tollerati.”

Il presidente ha poi sottolineato l’importanza della diffusione capillare della nuova normativa: “È fondamentale che la legge sia conosciuta e applicata in modo rigoroso. La regione è pronta a fare la sua parte, lavorando per sensibilizzare e informare tutti sulla necessità di garantire la sicurezza degli operatori sanitari e delle strutture ospedaliere”. Zaia ha quindi ringraziato i parlamentari e tutti coloro che hanno contribuito all’approvazione della legge, ricordando come la sicurezza negli ospedali e la protezione degli operatori sanitari siano priorità per l’intera comunità.

La nuova legge prevede pene severe per chi aggredisce medici, infermieri e altri professionisti del settore sanitario, con l’intento di creare un ambiente più sicuro per chi lavora nelle strutture sanitarie, ma anche per i pazienti. "Non possiamo permettere che atti di violenza minaccino la serenità di chi lavora per la salute dei cittadini", ha concluso Zaia. "Da oggi, chi compie azioni violente dovrà sapere che saranno severamente perseguite."