Sciopero studentesco: “Liberiamo il Paese”, dalle scuole alle Università contro il governo

Venerdì 15 novembre alle ore 9:00, il piazzale della stazione di Padova si riempirà di studenti e studentesse pronti a manifestare contro tutto ciò che questo governo rappresenta. Le accuse mosse dai giovani vanno dalla censura e dagli scandali istituzionali, fino al tema dell’autonomia differenziata e al sottofinanziamento del sistema educativo, senza dimenticare una denuncia contro l’avanzata di ideologie di destra percepite come limitative delle libertà.

Gli studenti indosseranno nuovamente il fazzoletto rosso, descritto come il simbolo unitario di una generazione che si oppone al governo. Un oggetto semplice, accessibile e rappresentativo di tutte le istanze sociali e sindacali che animano la protesta. Questo fazzoletto diventa il punto di incontro di una molteplicità di lotte e rivendicazioni che i giovani portano avanti da anni, rendendo la protesta accessibile e riconoscibile.

Lo slogan scelto per la manifestazione, “Dalle scuole alle università, studenti uniti contro il governo, liberiamo il paese”, vuole sottolineare l’unità di intenti e di azione tra studenti di scuole superiori e universitari. L’obiettivo è una critica forte e condivisa nei confronti di un governo percepito come il più a destra della storia repubblicana.

Quella di Padova non sarà un’iniziativa isolata. Lo sciopero coinvolgerà infatti numerose città italiane, dove studenti e studentesse si raduneranno in cortei, presidi e assemblee per riaffermare la propria posizione e rivendicare un cambiamento radicale delle politiche governative.