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Politica
19.11.2024 - 13:24
Foto di repertorio
Il 19 novembre, gli studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario (CAU) di Padova hanno organizzato una conferenza stampa in piazza, davanti a Palazzo Bo, per esprimere la loro opposizione alle politiche del governo Meloni in tema di istruzione. L’incontro è stato accompagnato anche dalla presenza del collettivo dipartimentale del DiSLL, ed è stato l’occasione per denunciare i continui tagli e le riforme che, secondo gli studenti, stanno danneggiando il sistema di istruzione pubblico in Italia.
Durante la conferenza, i rappresentanti del CAU hanno condannato le scelte politiche del governo, accusandolo di smantellare l'istruzione pubblica, mentre aumenta le spese per la guerra e continua a sostenere politiche estere controverse, come quelle in Palestina. In particolare, gli studenti hanno criticato il governo per i tagli alle università, citando i 500 milioni di euro in meno per il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) previsti dalla legge di bilancio, e per la riforma Bianchi che obbliga i precari della scuola a pagare corsi di formazione onerosi per poter ottenere un posto fisso.
Le critiche si estendono anche al DDL Bernini, che secondo gli studenti favorirebbe l’instabilità e la precarietà nelle carriere accademiche, sostituendo gli assegni di ricerca con contratti poco sicuri e mal retribuiti. Inoltre, gli studenti lamentano la crescente privatizzazione del sistema universitario, con particolare attenzione al potenziamento delle università telematiche.
"Il diritto allo studio non è più una priorità per il governo e per l'ateneo", hanno sottolineato, citando anche le difficoltà quotidiane degli studenti, come la chiusura delle mense universitarie e la carenza di posti nelle residenze. In risposta a questa situazione, il CAU, insieme ad altri collettivi come il DiSLL e il CoRDA (Coordinamento Ricercatori, Dottorandi e Assegnisti), ha lanciato un appello a tutti gli studenti e lavoratori del settore per unirsi in un fronte comune e protestare contro le politiche del governo.
Gli studenti hanno anche annunciato la loro partecipazione allo sciopero generale del 29 novembre e alla manifestazione nazionale contro il governo Meloni e le politiche internazionali il 30 novembre a Roma. Un impegno forte e compatto per difendere l’istruzione pubblica e per rivendicare un futuro più giusto e solidale.
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