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Resilienza urbana

Venezia modello globale di resilienza climatica

Alla COP29 presentato il “paradigma veneziano” come esempio replicabile per la sostenibilità e l’adattamento ai cambiamenti climatici

Cop29

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Venezia si afferma come un modello internazionale di resilienza climatica, capace di coniugare protezione ambientale e innovazione tecnologica. Alessandro Costa, direttore generale della Venice Sustainability Foundation (VSF), ha sottolineato il ruolo centrale della città lagunare nella lotta contro l’innalzamento del livello del mare durante la COP29 di Baku, in Azerbaigian.

“La Fondazione – ha dichiarato Costa – continua a consolidare il proprio ruolo internazionale sui temi della sostenibilità ambientale e della protezione dei centri urbani, proponendo Venezia come esempio di adattamento concreto e replicabile”. Durante i lavori della conferenza delle Nazioni Unite, VSF ha presentato il “modello Venezia” in un evento organizzato presso il Padiglione Italia dal titolo “Il paradigma di Venezia: strategie per l’adattamento all’innalzamento del livello del mare e la riduzione del rischio di catastrofi”.

La città, grazie al sistema MOSE, ha saputo trasformare la propria vulnerabilità in un punto di forza. Questo approccio è stato al centro del dialogo internazionale sulla resilienza urbana anche nel Padiglione Cinese, dove Costa ha partecipato alla tavola rotonda “Actively Guard against Climate Risks and Build Low-carbon and Resilient Cities”.

La recente nomina di Venezia a Resilience Hub da parte dell’UNDRR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction), annunciata nel 2023 durante la Biennale della Sostenibilità, ha ulteriormente consolidato questo posizionamento. “Venezia rappresenta un’eccellenza italiana – ha spiegato Alessandro Guerri, Direttore Generale per gli affari europei, internazionali e finanza del MASE – con soluzioni che possono ispirare altre aree del mondo afflitte da sfide simili”.

Durante la COP29, Costa ha anche avviato i preparativi per la seconda edizione del Venice Hydrogen Forum, prevista per il 2025, incontrando Johan Moberg, CEO della Green Hydrogen Organisation. “Il nostro impegno – ha aggiunto Costa – non si limita alla protezione della città, ma guarda al futuro, con iniziative sostenibili che abbracciano innovazione e transizione ecologica”.

Le conferenze organizzate da VSF si sono articolate in tre sessioni tematiche: il ruolo dell’azione climatica locale, le strategie di adattamento veneziane e il dialogo globale tra città. Tra i relatori, figure di spicco come Animesh Kumar (UNDRR), Pierpaolo Campostrini (VSF e CORILA) e Andrew Potts (Europa Nostra) hanno ribadito l’importanza di collaborare per affrontare i cambiamenti climatici.

“Venezia – conclude Costa – è oggi non solo un simbolo della lotta contro l’innalzamento del livello del mare, ma un laboratorio internazionale di resilienza, sostenibilità e innovazione”. Un messaggio che risuona forte dalla Laguna al resto del mondo.

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