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Appello dal mare
23.11.2024 - 14:07
Pescatori a Roma
Una delegazione di pescatori italiani, guidata da Coldiretti Pesca, ha incontrato Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale della Pesca per lanciare un appello urgente sulla crisi che minaccia la Flotta Italia. Un settore strategico per il Made in Italy, con 12mila imbarcazioni e 30mila addetti, sta affrontando un futuro sempre più incerto a causa dei cambiamenti climatici e dei loro effetti devastanti.
Dalle alluvioni che alterano gli ecosistemi marini fino alla proliferazione di specie aliene come il granchio blu, passando per il surriscaldamento delle acque e il mutamento delle correnti, gli ostacoli per la pesca italiana si moltiplicano. Non mancano però storie di resistenza e innovazione, come quella dei giovani pescatori che combinano la loro attività con iniziative di tutela ambientale.
La storia di Federico Falconi, giovane pescatore veneto, è emblematica delle difficoltà odierne. Dopo aver investito in un allevamento di vongole, ha visto la produzione dimezzarsi a marzo scorso per l’ingresso in mare di acqua e fango causato dalle abbondanti piogge. A questa tragedia si sono aggiunti gli attacchi del granchio blu, obbligandolo a sostenere ulteriori spese per proteggere l’allevamento. L’autunno non è stato più clemente, con una nuova alluvione che ha compromesso la salinità dell’acqua, azzerando la produzione.
Anche sulle coste laziali i cambiamenti si fanno sentire. Andrea Tagardella, pescatore di Terracina, ha raccontato come le mareggiate, un tempo limitate al mese di settembre, si siano spostate a novembre e dicembre, creando scompensi nella pesca stagionale. Risultato: il pescato si è dimezzato in appena dieci anni.
Nonostante le difficoltà, il settore non rinuncia a contribuire alla salvaguardia ambientale. Simone Costantini, pescatore ligure, collabora con la start-up Ogyre nel progetto dei "pescatori di plastica". Da quattro anni recupera rifiuti marini: bottiglie, vecchi copertoni e persino oggetti in cui trovano rifugio inconsapevoli creature marine. Ogni anno raccoglie circa tre tonnellate di plastica che vengono poi smaltite. Un impegno che dimostra come il settore possa diventare un alleato prezioso nella lotta all’inquinamento.
Coldiretti Pesca, rappresentata da Romano Magrini e Daniela Borriello, chiede interventi concreti per sostenere i pescatori, garantendo ristori per i danni subiti e implementando misure di prevenzione per contrastare i fenomeni climatici estremi. “Senza un’azione decisa – avvertono – rischiamo di perdere un settore cruciale per l’economia italiana, favorendo le importazioni estere e privando il Paese di un patrimonio culturale e ambientale unico.”
Le storie e le testimonianze dei pescatori italiani rappresentano un grido d’allarme e un invito a valorizzare un comparto che, nonostante le sfide, continua a rappresentare una risorsa insostituibile per il Paese e per la tutela del mare.
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