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25 novembre
25.11.2024 - 13:36
Foto di repertorio
Oggi, a Treviso, è stata inaugurata un'installazione dedicata alla memoria delle donne vittime di femminicidio nell'ultimo anno. Sulla balaustra del Ponte dell'Università, lungo Riviera Garibaldi, sono stati appesi decine di cartelli con il nome e la foto di ciascuna vittima, un gesto simbolico volto a restituire loro identità e dignità.
Maria Domenica Pedone, presidente della Commissione Comunale Pari Opportunità, ha spiegato che l'iniziativa vuole rendere visibile e riconoscibile ogni donna, non più un semplice numero, ma una persona con una vita, una storia. “Il nostro obiettivo è che queste donne non vengano ricordate come vittime anonime, ma come esseri umani con una propria narrazione che merita di essere al centro della discussione sul femminicidio, al contrario di quanto spesso avviene, dove la figura dell'uomo è predominante”, ha sottolineato Pedone.
L’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo, ha evidenziato l'impatto visivo e simbolico dell'installazione, pensata per stimolare una presa di coscienza collettiva. “Ogni nome, ogni storia tracciata in questa installazione, racconta un dramma sociale che non può essere ignorato”, ha aggiunto Tessarolo.
Le storie raccontate dai cartelli sono tutte diverse ma accomunate dal tragico destino di ogni donna: madre, figlia, sorella, amica, la cui vita è stata spezzata dalla violenza. "Ogni nome è una madre tolta ai suoi figli, una figlia ai suoi genitori, un’amica a chi le voleva bene", ha dichiarato Pedone, sottolineando l'importanza di non lasciare che le statistiche cancellino il valore umano di queste tragedie.
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