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Sanità e risorse
05.12.2024 - 18:33
Sonia Brescacin, Presidente della Commissione Sanità in Consiglio Veneto
La Quinta Commissione del Consiglio Regionale del Veneto ha licenziato oggi la relazione sociosanitaria per l'anno 2024, riferita ai dati del 2023. Il documento, che traccia un ampio quadro della sanità regionale, è stato presentato dalla presidente della Commissione, Sonia Brescacin (Lega-LV), alla quale hanno partecipato anche l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e il Direttore generale dell'Area sanità e sociale della Regione, Massimo Annicchiarico.
La relazione offre uno spaccato completo del sistema sociosanitario veneto, analizzando vari aspetti, tra cui lo stato di salute e i bisogni della popolazione, l’organizzazione dei servizi, l’efficacia delle attività offerte dal sistema sanitario regionale, l’utilizzo delle risorse e il raggiungimento degli obiettivi del Piano sociosanitario.
Diversi i dati salienti emersi dalla relazione. Nel 2023, il sistema sociosanitario regionale ha registrato 2.156.662 accessi domiciliari, con un incremento del 8% rispetto all’anno precedente. Di questi, 145.487 pazienti sono stati assistiti in cure domiciliari, mentre 59.700 persone hanno ricevuto assistenza nelle cure domiciliari intensive. Un dato importante riguarda anche le cure palliative: 11.604 pazienti oncologici hanno ricevuto assistenza domiciliare, con un lieve calo rispetto all’anno precedente, ma comunque in linea con gli anni passati. In particolare, sono stati registrati 350.517 accessi domiciliari per cure palliative e 3.837 ricoveri negli Hospice (+2,8% rispetto al 2022).
In ambito specialistico, la relazione segnala un aumento significativo del 43% delle prestazioni in telemedicina, che hanno superato le 58.000 unità. Questo riflette un cambiamento nella modalità di erogazione dei servizi, con un sempre maggiore ricorso alla tecnologia per rispondere alle necessità della popolazione.
Sul fronte dell’emergenza-urgenza, sono stati registrati 1.913.017 accessi in Pronto Soccorso, con un aumento del 7,5% rispetto al 2022. Le dimissioni ospedaliere sono state oltre 616.000, segnando un incremento del 3,4%. Il sistema ospedaliero ha visto una leggera crescita dei posti letto, con 11.498 posti letto negli ospedali pubblici e 3.289 nelle strutture private accreditate.
In ambito materno-infantile, sono stati registrati 31.296 parti, di cui il 4,2% derivanti da procreazione medicalmente assistita, 4.274 interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) e 3.050 aborti spontanei.
Il bilancio sanitario regionale, infine, ha visto un impegno di spesa di 11,8 miliardi di euro, pari all’82,4% del bilancio totale della Regione, con un trend in costante aumento nel corso degli ultimi anni.
Oltre alla presentazione dei dati, la Commissione ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, il parere alla Giunta regionale n. 457, relativo al nuovo modello organizzativo per la gestione dei sinistri da responsabilità civile verso terzi nelle Aziende Ulss, nelle Aziende ospedaliere e nello IOV. Il provvedimento prevede una gestione autonoma dei sinistri, che mira a semplificare il processo, riducendo il ricorso alle assicurazioni, con una gestione diretta per i sinistri fino a 250.000 euro e una cogestione con Azienda Zero per quelli di valore superiore.
La relazione sociosanitaria 2024, pertanto, non solo offre una visione dettagliata dello stato della sanità veneta, ma apre anche la strada a riforme organizzative che puntano a rendere il sistema più efficiente e rispondente alle necessità dei cittadini.
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