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Maternità surrogata

Rientrano in Italia i due papà veneti bloccati in Argentina dopo la maternità surrogata

La coppia fermata a Buenos Aires dopo la nascita della figlia, è tornata ieri sera a Venezia grazie all’intervento legale e diplomatico

Rientrano in Italia i due papà veneti bloccati in Argentina dopo la maternità surrogata

Foto di repertorio

Due uomini veneti, bloccati in Argentina da oltre un mese, sono finalmente tornati in Italia ieri sera, atterrando a Venezia. La coppia era stata fermata a Buenos Aires mentre cercava di imbarcarsi su un volo diretto a Madrid dopo aver partecipato a una maternità surrogata che ha portato alla nascita della piccola Eva in Argentina.

Il blocco del loro rientro in Italia era stato causato da un’inchiesta complessa condotta dalla magistratura argentina sul traffico di minori, che aveva coinvolto diverse coppie straniere, tra cui quella veneta. L'indagine aveva posto sotto osservazione i legami con le gestanti coinvolte nel processo di maternità surrogata.

La richiesta della coppia di poter tornare in Italia è stata accolta grazie all’intervento del loro legale argentino, che ha collaborato con l'avvocato italiano Maurizio Paniz, il quale ha seguito l’intero percorso legale. Il supporto della diplomazia italiana, con il coinvolgimento dell’ambasciata e del consolato, ha inoltre garantito il positivo esito della vicenda, nonostante la contrarietà iniziale del procuratore argentino.

Questa coppia veneta è stata l’unica tra le numerose fermate a ottenere il permesso di rientro, nonostante le difficoltà legate alle indagini in corso. Decine di altre coppie provenienti da vari paesi restano ancora bloccate in Argentina, in attesa di sviluppi legali.

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