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Inclusione e supporto

"Scuola Parlante" in ospedale: un progetto per i bambini con autismo

Firmato il protocollo tra le strutture sanitarie e le scuole del Bellunese per favorire l'accesso ai servizi pediatrici per i bambini con disturbi dello spettro autistico

IIS Segato - sede IPSIA "Andrea Brustolon"

IIS Segato - sede IPSIA "Andrea Brustolon"

Un nuovo progetto destinato ai bambini con autismo, intitolato "Scuola Parlante", è stato avviato negli ospedali di Belluno e Feltre, con l'obiettivo di supportare l'accesso alle cure e ai servizi pediatrici. La collaborazione tra lo Sportello Provinciale Autismo Scuole e le Unità Operative di Pediatria mira a facilitare l'integrazione dei piccoli pazienti con disturbi dello spettro autistico (Asd), sia per le prestazioni ambulatoriali che per i ricoveri ospedalieri.

Le esigenze emerse dallo Sportello di Belluno evidenziano una difficoltà nell'accesso ai servizi sanitari da parte di questi bambini, che necessitano di trattamenti specialistici, esami e ricoveri in Pediatria per diagnosi più approfondite. Il progetto, che prevede l'uso della Comunicazione Alternativa Aumentativa (Caa), si propone di rendere gli ambienti ospedalieri più accessibili e prevedibili per i bambini, riducendo i comportamenti problematici attraverso l'adozione di pratiche scientificamente comprovate.

Il supporto non si limita solo all'ospedale. Gli operatori scolastici dello Sportello Provinciale Autismo Scuole accompagneranno i bambini con Asd nelle loro esperienze sanitarie, cercando di mantenere costante il legame con il percorso educativo, anche in ospedale. L'approccio include l'uso di materiali illustrativi specifici per il reparto pediatrico, e attività scolastiche di creazione di simboli e di lettura scrittura in simboli, per garantire che l'apprendimento continui anche durante il ricovero.

Particolare attenzione è rivolta anche a famiglie e docenti, con un servizio di supporto per affrontare le difficoltà che possono sorgere durante un ricovero o un esame diagnostico programmato. Questo approccio integrato punta a rendere l’esperienza ospedaliera meno stressante e più comprensibile per i bambini, favorendo la loro comunicazione e socializzazione anche in un contesto sanitario.

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