Trasporti pubblici locali: salve le risorse per il 2025

Intesa unanime alla Conferenza Stato-Regioni: il riparto del Fondo Nazionale Trasporti sarà basato sui criteri del 2024. Vicepresidente De Berti: “Un lavoro impegnativo che tutela il Veneto”

Adamo Chiesa

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10.12.2024 - 14:29

Immagine di repertorio

La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera unanime alla modifica dei criteri di riparto del Fondo Nazionale Trasporti (FNT), salvaguardando le risorse destinate al trasporto pubblico locale per il 2025. L’accordo è stato accolto con soddisfazione dalla Vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti, che ha sottolineato il risultato come frutto di un intenso lavoro di dialogo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con le altre Regioni. “Grazie a questa intesa – ha dichiarato De Berti – saranno salvaguardati i criteri accettati nel 2024, evitando tagli penalizzanti. L’impegno ora è quello di definire i Livelli Adeguati di Servizio (LAS) entro il 30 giugno 2025, con l’applicazione prevista a partire dal 2026. Confidiamo che l’emendamento alla norma venga approvato rapidamente in Parlamento”. La modifica normativa si è resa necessaria per superare le criticità del Decreto Asset, che prevedeva il calcolo del riparto basandosi sui costi standard senza una clausola di salvaguardia e senza la definizione dei LAS. Questa impostazione avrebbe comportato una perdita di circa 34 milioni di euro per la quota spettante al Veneto, un rischio ora scongiurato grazie all’accordo raggiunto. De Berti ha espresso gratitudine verso il Ministero e le Regioni, in particolare Lombardia e Lazio, per la collaborazione dimostrata. “Hanno compreso l’urgenza della problematica – ha aggiunto – che richiederà comunque ulteriori approfondimenti per definire adeguatamente i LAS”. L’accordo prevede anche un incremento della dotazione del Fondo Nazionale Trasporti, che passerà dai 5,18 miliardi di euro del 2024 a 5,35 miliardi di euro nel 2025, con un aumento complessivo di 166,2 milioni di euro. “Questo risultato – ha concluso De Berti – garantisce stabilità al sistema dei trasporti pubblici locali, proteggendo i servizi essenziali per cittadini e territori”. Un traguardo significativo che, almeno per il prossimo anno, assicura continuità e sostenibilità al trasporto pubblico su scala nazionale.

“Grazie a questa intesa – ha dichiarato De Berti – saranno salvaguardati i criteri accettati nel 2024, evitando tagli penalizzanti. L’impegno ora è quello di definire i Livelli Adeguati di Servizio (LAS) entro il 30 giugno 2025, con l’applicazione prevista a partire dal 2026. Confidiamo che l’emendamento alla norma venga approvato rapidamente in Parlamento”.

La modifica normativa si è resa necessaria per superare le criticità del Decreto Asset, che prevedeva il calcolo del riparto basandosi sui costi standard senza una clausola di salvaguardia e senza la definizione dei LAS. Questa impostazione avrebbe comportato una perdita di circa 34 milioni di euro per la quota spettante al Veneto, un rischio ora scongiurato grazie all’accordo raggiunto.

De Berti ha espresso gratitudine verso il Ministero e le Regioni, in particolare Lombardia e Lazio, per la collaborazione dimostrata. “Hanno compreso l’urgenza della problematica – ha aggiunto – che richiederà comunque ulteriori approfondimenti per definire adeguatamente i LAS”.

L’accordo prevede anche un incremento della dotazione del Fondo Nazionale Trasporti, che passerà dai 5,18 miliardi di euro del 2024 a 5,35 miliardi di euro nel 2025, con un aumento complessivo di 166,2 milioni di euro.

“Questo risultato – ha concluso De Berti – garantisce stabilità al sistema dei trasporti pubblici locali, proteggendo i servizi essenziali per cittadini e territori”.

Un traguardo significativo che, almeno per il prossimo anno, assicura continuità e sostenibilità al trasporto pubblico su scala nazionale.