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La protesta dei lavoratori
18.12.2024 - 11:30
Foto di repertorio
Prosegue la protesta dei lavoratori in appalto alla centrale termoelettrica "Andrea Palladio" dell'Enel a Fusina, che stanno aspettando il pagamento degli stipendi di novembre. A partire da lunedì 16 dicembre, i 250 dipendenti della SO.Mi srl, azienda pescarese che gestisce l’appalto per la costruzione dell’impianto a turbogas, hanno indetto uno sciopero e organizzato un picchetto davanti alla centrale. Il blocco sta creando pesanti disagi alla viabilità, con traffico paralizzato nella zona tra lo svincolo di Marghera e la rotonda Romea, e problemi anche in altre strade adiacenti.
Il sindacato Fiom Cgil di Venezia ha reso noto che, nonostante la mediazione con le parti coinvolte, la situazione non è stata risolta. Durante un incontro con il prefetto, Enel ha ribadito di aver sempre effettuato i pagamenti alle aziende che gestiscono l’appalto, mentre la SO.Mi srl ha denunciato il mancato pagamento di una fattura da parte di Enel. Questo disguido amministrativo ha lasciato 250 lavoratori – perlopiù del Sud Italia e bengalesi, con contratti a termine e indeterminati – senza stipendio per novembre e con il rischio di non ricevere nemmeno la tredicesima.
Nel pomeriggio di martedì, i rappresentanti della Fiom hanno incontrato i responsabili della SO.Mi. srl e di Bonati spa, l’azienda principale del raggruppamento. Secondo quanto riportato dal sindacato, le risposte ricevute non hanno portato a un chiarimento, con l’Rti che insiste affinché sia Enel a pagare gli stipendi per permettere la ripresa dei lavori.
La situazione rimane tesa e i lavoratori non hanno intenzione di fermarsi finché non vedranno concretamente il pagamento degli stipendi arretrati.
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