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La protesta dei lavoratori

Venezia, sciopero alla Centrale Enel Palladio di Fusina: 250 lavoratori senza stipendio

Il picchetto blocca il traffico e provoca disagi. La Fiom Cgil denuncia il mancato pagamento degli stipendi di novembre

Sciopero dei lavoratori di Ecoambiente Srl il 29 novembre

Foto di repertorio

Prosegue la protesta dei lavoratori in appalto alla centrale termoelettrica "Andrea Palladio" dell'Enel a Fusina, che stanno aspettando il pagamento degli stipendi di novembre. A partire da lunedì 16 dicembre, i 250 dipendenti della SO.Mi srl, azienda pescarese che gestisce l’appalto per la costruzione dell’impianto a turbogas, hanno indetto uno sciopero e organizzato un picchetto davanti alla centrale. Il blocco sta creando pesanti disagi alla viabilità, con traffico paralizzato nella zona tra lo svincolo di Marghera e la rotonda Romea, e problemi anche in altre strade adiacenti.

Il sindacato Fiom Cgil di Venezia ha reso noto che, nonostante la mediazione con le parti coinvolte, la situazione non è stata risolta. Durante un incontro con il prefetto, Enel ha ribadito di aver sempre effettuato i pagamenti alle aziende che gestiscono l’appalto, mentre la SO.Mi srl ha denunciato il mancato pagamento di una fattura da parte di Enel. Questo disguido amministrativo ha lasciato 250 lavoratori – perlopiù del Sud Italia e bengalesi, con contratti a termine e indeterminati – senza stipendio per novembre e con il rischio di non ricevere nemmeno la tredicesima.

Nel pomeriggio di martedì, i rappresentanti della Fiom hanno incontrato i responsabili della SO.Mi. srl e di Bonati spa, l’azienda principale del raggruppamento. Secondo quanto riportato dal sindacato, le risposte ricevute non hanno portato a un chiarimento, con l’Rti che insiste affinché sia Enel a pagare gli stipendi per permettere la ripresa dei lavori

La situazione rimane tesa e i lavoratori non hanno intenzione di fermarsi finché non vedranno concretamente il pagamento degli stipendi arretrati.

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