Andrea Poloni morto di malaria: la conferma arriva dallo Spallanzani

La Regione Veneto ribadisce l'importanza di una comunicazione ufficiale e trasparente per garantire la sicurezza pubblica

Aurora Ricci

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19.12.2024 - 09:12

Decesso Andrea Poloni: primi test confermano la malaria

L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) Lazzaro Spallanzani di Roma ha comunicato i primi risultati dei test eseguiti sul caso del 55enne Andrea Poloni, residente a Trevignano e recentemente rientrato da un viaggio nella Repubblica Democratica del Congo. Gli esami preliminari hanno confermato la positività per malaria, mentre ulteriori approfondimenti diagnostici sono in corso per escludere altre infezioni concomitanti che potrebbero rappresentare un rischio per la salute pubblica. La Direzione Prevenzione della Regione Veneto ha reso noto che la segnalazione del caso e i relativi accertamenti seguono rigorosamente quanto previsto dalla normativa nazionale e internazionale in materia di malattie infettive. “In attesa degli esiti definitivi, è fondamentale rispettare l’obbligo di segnalazione anche per il solo sospetto di malattie infettive potenzialmente pericolose per la collettività” sottolinea la Regione Veneto. La Regione invita inoltre a garantire che le informazioni sui casi sospetti o accertati vengano comunicate in maniera ufficiale dalle istituzioni, per assicurare trasparenza e veridicità e prevenire eventuali distorsioni o allarmismi. L’attenzione rimane alta, e l’analisi del caso proseguirà in stretta collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’INMI Spallanzani. La dichiarazione della Dott.ssa Francesca Russo:

L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) Lazzaro Spallanzani di Roma ha comunicato i primi risultati dei test eseguiti sul caso del 55enne Andrea Poloni, residente a Trevignano e recentemente rientrato da un viaggio nella Repubblica Democratica del Congo. Gli esami preliminari hanno confermato la positività per malaria, mentre ulteriori approfondimenti diagnostici sono in corso per escludere altre infezioni concomitanti che potrebbero rappresentare un rischio per la salute pubblica.

La Direzione Prevenzione della Regione Veneto ha reso noto che la segnalazione del caso e i relativi accertamenti seguono rigorosamente quanto previsto dalla normativa nazionale e internazionale in materia di malattie infettive.

“In attesa degli esiti definitivi, è fondamentale rispettare l’obbligo di segnalazione anche per il solo sospetto di malattie infettive potenzialmente pericolose per la collettività” sottolinea la Regione Veneto.

La Regione invita inoltre a garantire che le informazioni sui casi sospetti o accertati vengano comunicate in maniera ufficiale dalle istituzioni, per assicurare trasparenza e veridicità e prevenire eventuali distorsioni o allarmismi.

L’attenzione rimane alta, e l’analisi del caso proseguirà in stretta collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’INMI Spallanzani. La dichiarazione della Dott.ssa Francesca Russo: