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L'intervista
19.12.2024 - 10:04
I rappresentanti del Mercato Agroalimentare di Padova (Maap) hanno fatto il punto della situazione sul ruolo cruciale di questa realtà, tra crescita economica e sfide operative, in un’intervista a cura di Riccardo Sandre, trasmessa su Radio Veneto 24. Dora Rizzardo, responsabile della gestione del mercato, ha illustrato le caratteristiche principali del Maap, mentre Roberto Boscolo, Presidente dei grossisti, ha fornito dettagli sull’impatto economico della struttura, che si colloca tra i principali mercati italiani per fatturato e volumi. Un’analisi approfondita che ha anche affrontato le questioni legate alla diversità linguistica tra i circa 1500 operatori, e al valore dei prodotti ortofrutticoli per la salute e l’economia locale ed europea.
Rizzardo, può spiegare cos’è il MAP e quali sono le sue principali caratteristiche?
"Il Maap, Mercato Agroalimentare di Padova, è la società che gestisce il mercato ortofrutticolo. È una società partecipata pubblica, con tre soci principali: il Comune, la Camera di Commercio e i grossisti che operano all’interno del mercato. I due soci pubblici, messi insieme, detengono poco più del 50% del capitale sociale, circa il 51,5%, mentre i grossisti ne possiedono il 48%. La società si occupa della gestione dello spazio del mercato, situato in Corso Stati Uniti, dell’erogazione di servizi e dell’assegnazione dei posteggi agli operatori che vi lavorano."
Passiamo a lei, Boscolo. Può fornirci qualche dato economico sul fatturato aggregato dei grossisti del Maap e sul suo impatto?
"Il Mercato Ortofrutticolo di Padova è il terzo o quarto mercato italiano per volumi e fatturato. Ha una grande vocazione all’esportazione, con clienti provenienti principalmente dall’ex cortina di ferro: Ungheria, Romania, Serbia, Bosnia e persino Grecia. Il fatturato del 2024 si stima in linea con quello dello scorso anno, attestandosi intorno ai 400 milioni di euro. Siamo una realtà primaria in Italia ed Europa, con un lavoro che copre sia il mercato internazionale che uno zoccolo duro di clienti locali, tra cui esercenti di Padova, il Triveneto e la grande distribuzione."
Il Maap è un ambiente internazionale con circa 1500 operatori. Come gestite la sfida della diversità linguistica tra i dipendenti?
"Tra i dipendenti che svolgono attività logistiche, come la movimentazione delle merci acquistate e vendute ogni notte, la maggior parte è di origine straniera. Abbiamo lavoratori provenienti da Bangladesh, Sri Lanka, Pakistan, Africa subsahariana e Maghreb. Le competenze linguistiche in italiano sono molto variabili, e questo rappresenta un problema per la comunicazione interna e per la sicurezza. Se un lavoratore non comprende le indicazioni per lavorare in sicurezza, rischia di subire infortuni. Per questo il Maap ha organizzato un corso di italiano completamente gratuito, rivolto a tutto il personale del mercato ortofrutticolo."
Infine, sappiamo che il Maap distribuisce frutta e verdura in tutta Europa. Qual è, secondo lei, il valore di questi prodotti per la salute e l’economia?
"Assolutamente sì. In tempi complicati come questi, il consumo di ortofrutta è essenziale per la salute e anche per il risparmio. A mio avviso, è un elemento che non dovrebbe mai mancare in una famiglia. Consumare prodotti locali o italiani, se possibile, è anche un modo per sostenere l’economia e i produttori."
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