Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

Agricoltura in Veneto: l'incertezza delle polizze assicurative minaccia la stabilità del settore

Coldiretti Veneto lancia l'allarme: ritardi nei fondi assicurativi e costi in aumento mettono a rischio le aziende agricole

Agricoltura in Veneto: l'incertezza delle polizze assicurative minaccia la stabilità del settore

In Veneto, l'incertezza legata ai ritardi nell'assegnazione delle risorse destinate alle polizze assicurative in agricoltura sta mettendo a dura prova la tenuta del settore. Coldiretti Veneto, insieme ai Condifesa, ha recentemente fatto il punto della situazione, cercando di delineare le azioni necessarie per evitare che un sistema virtuoso, come quello dei consorzi di difesa, possa crollare sotto il peso delle difficoltà economiche.

Carlo Salvan, presidente regionale di Coldiretti Veneto, ha sottolineato l'importanza strategica del lavoro svolto dai Condifesa del Veneto, in collaborazione con Asnacodi Italia. Questi enti, attraverso strumenti assicurativi e mutualistici, garantiscono da oltre 50 anni la stabilità di un settore esposto a numerose incertezze, sia climatiche che economiche. Il capitale assicurato per i prodotti vegetali ha superato 1,1 miliardi di euro, con premi assicurativi anticipati pari a oltre 140 milioni di euro, di cui 125 milioni ancora in essere. Tuttavia, il ritardo nell'erogazione dei contributi pubblici, potenzialmente pari a 82 milioni di euro, sta creando un clima di forte incertezza tra gli agricoltori.

La situazione è particolarmente complessa per alcuni comparti, come la zootecnia e le serre, dove gli imprenditori agricoli attendono ancora rispettivamente 2,2 milioni e oltre 3 milioni di euro in contributi. Questi ritardi, uniti all'aumento dei costi assicurativi dovuto a una crescente frequenza di sinistri, stanno mettendo a dura prova la tenuta finanziaria dei Condifesa e delle aziende assicurate. Le coperture assicurative, infatti, presentano franchigie sempre più alte, limiti di indennizzo ridotti ed esclusione di alcune garanzie e colture, aggravando ulteriormente le criticità che pesano sulle aziende agricole.

Un altro nodo cruciale è rappresentato dall'aumento del costo del denaro. Dal 2022, l'Euribor è passato da valori negativi al 3% più spread, causando un notevole incremento dei costi finanziari. Inoltre, i fondi mutualistici, che dal 2019 al 2024 prevedevano oltre 12 milioni di euro già anticipati agli agricoltori per risarcire danni causati da gravi fitopatie, sono in ritardo. Il mancato avvio del piano di gestione individuale del rischio (PGIR) per il 2024 tiene ancora bloccato l'intero iter contributivo, creando una forte incertezza per il 2025.

Per superare queste difficoltà, Carlo Salvan ha evidenziato la necessità di interventi a livello nazionale, chiari e mirati. Sono essenziali tempi certi e percentuali di contributo garantite, anche se più basse rispetto al passato, ma che diano certezza agli agricoltori. Inoltre, è fondamentale prevedere finanziamenti agevolati per ridurre l'impatto degli interessi passivi, che nel solo Veneto, nel 2024, hanno superato i 4 milioni di euro. Infine, è necessario rafforzare i fondi mutualistici sostenuti dalla contribuzione pubblica, capaci di integrare o sostituire le assicurazioni tradizionali. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione