Ricordo di un eroe: Mestre commemora la morte di Antonio Lippiello

25 anni fa la tragica scomparsa del Sovrintendente Antonio Lippiello, "Vittima del Dovere"

Adamo Chiesa

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07.01.2025 - 16:50

Commemorazione Lippiello

Venticinque anni dopo quel tragico 7 gennaio 2000, la Polizia di Stato ha reso omaggio al Sovrintendente Antonio Lippiello, caduto in servizio durante un’operazione contro il traffico di droga. La cerimonia commemorativa, carica di emozione e rispetto, si è svolta alla presenza del Prefetto di Venezia, Darco Pellos, del Questore Gaetano Bonaccorso, e dell’Assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, delegata del Comune di Venezia. Lippiello, all’epoca Capo pattuglia a bordo di una volante, perse la vita a soli 37 anni durante un inseguimento a folle velocità contro due trafficanti di droga. L’incidente fatale, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 gennaio 2000, non lasciò scampo al poliziotto, che lasciò una giovane moglie e due figlie piccole. Da allora, il suo sacrificio è diventato simbolo di dedizione e senso del dovere per l’intera comunità e per i colleghi in divisa. La giornata di commemorazioni è iniziata con la celebrazione di una Santa Messa presso la Parrocchia San Lorenzo Giustiniani a Mestre, alla quale hanno partecipato le massime autorità civili e militari del territorio. Successivamente, un omaggio floreale è stato deposto presso il cippo commemorativo dedicato a Lippiello, situato nella rotatoria “Castellana” a Mestre. Durante la breve cerimonia, Padre Piero Rizza, Cappellano della Polizia di Stato, ha benedetto il cippo, mentre i familiari del Sovrintendente – la moglie Alessandra, le due figlie e il fratello – hanno ricevuto l’abbraccio di colleghi e rappresentanti istituzionali. A chiudere la commemorazione, il Questore Bonaccorso ha ricordato l’alto senso del dovere di Lippiello, sottolineando come il suo sacrificio rappresenti ancora oggi un modello di riferimento per tutti gli operatori della Polizia di Stato. “Il ricordo di Antonio Lippiello è una guida costante per chi indossa questa divisa e un richiamo al valore del servizio per la comunità. La sua memoria resta viva nel cuore di chi lo ha conosciuto e di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza di tutti.” Un tributo solenne a un uomo che, con il suo sacrificio, ha scritto una pagina indelebile nella storia della Polizia di Stato e nella memoria della città di Venezia.

Lippiello, all’epoca Capo pattuglia a bordo di una volante, perse la vita a soli 37 anni durante un inseguimento a folle velocità contro due trafficanti di droga. L’incidente fatale, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 gennaio 2000, non lasciò scampo al poliziotto, che lasciò una giovane moglie e due figlie piccole. Da allora, il suo sacrificio è diventato simbolo di dedizione e senso del dovere per l’intera comunità e per i colleghi in divisa.

La giornata di commemorazioni è iniziata con la celebrazione di una Santa Messa presso la Parrocchia San Lorenzo Giustiniani a Mestre, alla quale hanno partecipato le massime autorità civili e militari del territorio. Successivamente, un omaggio floreale è stato deposto presso il cippo commemorativo dedicato a Lippiello, situato nella rotatoria “Castellana” a Mestre.

Durante la breve cerimonia, Padre Piero Rizza, Cappellano della Polizia di Stato, ha benedetto il cippo, mentre i familiari del Sovrintendente – la moglie Alessandra, le due figlie e il fratello – hanno ricevuto l’abbraccio di colleghi e rappresentanti istituzionali.

A chiudere la commemorazione, il Questore Bonaccorso ha ricordato l’alto senso del dovere di Lippiello, sottolineando come il suo sacrificio rappresenti ancora oggi un modello di riferimento per tutti gli operatori della Polizia di Stato. “Il ricordo di Antonio Lippiello è una guida costante per chi indossa questa divisa e un richiamo al valore del servizio per la comunità. La sua memoria resta viva nel cuore di chi lo ha conosciuto e di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza di tutti.”

Un tributo solenne a un uomo che, con il suo sacrificio, ha scritto una pagina indelebile nella storia della Polizia di Stato e nella memoria della città di Venezia.