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09.01.2025 - 18:28
Il Bo, sede storica dell'Università degli Studi di Padova
Un importante finanziamento di 1,6 milioni di euro è stato attribuito dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) a un partenariato di atenei, con l’Università degli Studi di Padova (Unipd) in qualità di capofila. L’obiettivo del progetto è quello di promuovere il benessere psicologico degli studenti universitari, una tematica che l'ateneo padovano ha da tempo inserito tra le sue priorità. In particolare, a Unipd sono stati destinati 448.866 euro, che si aggiungono al finanziamento ricevuto l’anno scorso, portando l’investimento complessivo del MUR per il progetto "University Students Health" (UNIST – HEALTH) a oltre 1 milione di euro.
Gli altri atenei coinvolti nel progetto includono l'Università di Bologna, l'Università G. D'Annunzio di Chieti-Pescara, l'Università di Catania e l'Università di Firenze. Il progetto prevede una serie di azioni mirate alla promozione della salute mentale degli studenti, con particolare attenzione alla prevenzione e al trattamento precoce di disturbi psicologici.
Secondo il prof. Claudio Gentili, direttore del Centro di Ateneo Servizi clinici universitari psicologici (SCUP) di Unipd, “Questo finanziamento del MUR integra i fondi che il nostro Ateneo – particolarmente attento e sensibile alle tematiche del benessere – già destina a progetti che mirano alla tutela e al supporto psicologico dei propri studenti.”
Il progetto, che avrà una durata pluriennale, prevede, tra le altre cose, l’attivazione di una survey online rivolta agli studenti di tutti gli atenei partecipanti, per monitorare il benessere psicologico e individuare precocemente eventuali situazioni di disagio. Questa indagine rappresenta uno strumento fondamentale per sensibilizzare gli studenti a cercare aiuto e per raccogliere dati cruciali sulla salute mentale in ambito accademico.
Oltre alla survey, verrà sviluppata un’app dedicata agli studenti che seguono un percorso clinico, che consentirà di monitorare e correggere comportamenti non funzionali, come le dipendenze da gioco d’azzardo e internet, o i disturbi d’ansia e depressione.
Un’altra innovativa iniziativa prevista dal progetto è l'introduzione della figura del psychological health ambassador, studenti tutor incaricati di promuovere la cultura del benessere psicologico tra i loro coetanei.
“Abbiamo in programma azioni specifiche per affrontare il problema delle ‘carriere bloccate’, ovvero per supportare quegli studenti che non riescono a condividere le proprie difficoltà accademiche e che, per questo, rischiano di soffrire di disagio psicologico. Inoltre, potenzieremo i servizi per gli studenti internazionali, in particolare per coloro che provengono da contesti di emergenza o instabilità geopolitica”, ha concluso il prof. Gentili.
Il progetto si inserisce in un più ampio impegno per garantire un supporto psicologico adeguato a tutti gli studenti, anche in previsione di un incremento delle richieste derivante dall’implementazione della survey.
In questo modo, l’Università di Padova e i suoi partner atenei si pongono come pionieri nella promozione del benessere psicologico degli studenti universitari, affrontando una delle sfide più urgenti del panorama accademico contemporaneo.
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