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10.01.2025 - 12:47
Un recente report della Regione Veneto, aggiornato al 5 gennaio, ha messo in luce un dato sorprendente: le vaccinazioni contro l'influenza nelle farmacie venete sono aumentate del 39,6% rispetto all'anno precedente. Questo incremento significativo sottolinea l'importanza delle farmacie come primo approdo sanitario per la popolazione, un ruolo che si è consolidato ulteriormente durante la pandemia di COVID-19.
Secondo i dati forniti da Farmacieunite, nelle prime 13 settimane della campagna vaccinale 2023/2024, le vaccinazioni effettuate nelle farmacie erano 37.650. Nello stesso periodo dell'anno successivo, il numero è salito a 52.573. Questo aumento è stato reso possibile grazie all'abilitazione dei farmacisti a somministrare vaccini, un passo avanti che ha permesso di ampliare l'accesso alle vaccinazioni senza la necessità di appuntamenti o liste d'attesa. Arianna Capri, consigliera di Farmacieunite e referente per la provincia di Verona, ha sottolineato come questi dati confermino l'efficacia dell'impegno dei farmacisti nella sensibilizzazione e nell'educazione alla salute.
Un altro aspetto significativo è il contributo delle farmacie situate in aree prive di medici di famiglia. In queste zone, le farmacie hanno offerto un servizio essenziale, garantendo prossimità e facilità di accesso alle vaccinazioni. La capacità delle farmacie di gestire autonomamente l'approvvigionamento dei vaccini convenzionati della Regione Veneto ha permesso di rispondere prontamente alle richieste, evitando carenze logistiche.
Oltre alle vaccinazioni antinfluenzali, le farmacie venete hanno svolto un ruolo fondamentale anche nella campagna vaccinale contro il SARS-CoV-2. Al 5 gennaio, sono state somministrate 12.827 dosi in 200 farmacie del Veneto.
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