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17.01.2025 - 09:25
Treviso sta vivendo un inverno particolarmente rigido, con temperature che hanno toccato picchi di -6,8°C. Un freddo che non lascia scampo ai più vulnerabili, i senzatetto, costretti a cercare riparo nelle notti più gelide. La comunità si è mobilitata per affrontare questa emergenza, con il comune, le associazioni e i volontari che si sono attivati per offrire accoglienza e supporto.
Nel capoluogo, la situazione è critica. Durante la notte tra lunedì e martedì, 41 persone senza fissa dimora hanno trovato rifugio nelle strutture messe a disposizione dal comune. L'oratorio della Chiesa di San Martino, grazie all'iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, ha aperto le sue porte fino al 18 gennaio, offrendo un riparo temporaneo dalle 20 alle 8 del mattino. La polizia locale di Treviso è in prima linea, pattugliando le aree frequentate dai senzatetto per garantire che nessuno rimanga senza aiuto. Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha sottolineato l'importanza di un azione coordinata, spiegando che durante i pattugliamenti serali la polizia locale presterà particolare attenzione ai senzatetto, con l’obiettivo di garantire loro soccorso, supporto e di indirizzarli verso le strutture di accoglienza disponibili sul territorio. Ha aggiunto che si lavora in sinergia con la rete di assistenza per evitare che qualcuno si trovi in situazioni di pericolo e disagio. Fortunatamente, come confermato dal comandante Andrea Gallo, non sono state segnalate criticità durante le notti.
Nonostante gli sforzi, l'opposizione ha espresso critiche verso le misure adottate dal comune, ritenendole insufficienti. Secondo i detrattori, l'emergenza freddo non dovrebbe essere trattata come un evento straordinario, ma come una realtà ricorrente che richiede una pianificazione preventiva. La capacità dei posti letto disponibili, tra strutture comunali e private, è limitata a circa 70 unità, mentre il numero dei senzatetto in città supera il centinaio. L'opposizione sottolinea che la risposta delle istituzioni è spesso tardiva e inadeguata, nonostante il supporto di associazioni e volontari. La necessità di una strategia a lungo termine è evidente, per evitare di trovarsi ogni anno a gestire un'emergenza che potrebbe essere prevenuta.
Le temperature registrate in questi giorni sono tra le più basse degli ultimi anni. A Treviso, il termometro è sceso a -4,1°C, mentre in altre località della provincia, come Follina, si sono toccati i -6,8°C.
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