Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

RISCHIO DAZI

Il 9,3% dell’export regionale veneto punta agli USA: 7,6 miliardi di euro nel 2023, ma il nuovo corso di Trump preoccupa le imprese

L’allarme di Confindustria Veneto Est: «Una guerra commerciale sarebbe dannosa per tutti. Serve pragmatismo per tutelare il Made in Italy»

Silvia Moretto

Silvia Moretto, Consigliere Delegato CVE per Affari Internazionali

Gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato più importante per le esportazioni del Veneto, con un valore di 7,6 miliardi di euro nel 2023, pari al 9,3% dell’intero export regionale. Nei primi nove mesi del 2024, le esportazioni venete verso gli USA hanno raggiunto i 5,4 miliardi di euro, un dato che rappresenta l’11,2% delle esportazioni nazionali, posizionando il Veneto come la quarta regione italiana per export negli Stati Uniti, dopo Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana.

In settori strategici come macchinari, prodotti in metallo, agroalimentare e tessile-abbigliamento, la domanda americana contribuisce in modo significativo al surplus regionale, pari a 6,2 miliardi su un totale di 20,5 miliardi. Tuttavia, l’annuncio di possibili nuovi dazi da parte del Presidente eletto Donald Trump, che si insedierà a breve, sta generando timori tra le imprese venete, già alle prese con l’indebolimento economico di partner storici come Germania e Francia.

La voce delle imprese

«L’export è il motore della nostra economia, rappresentando circa la metà del PIL veneto. È cruciale che le nostre imprese continuino a competere, soprattutto in mercati strategici come gli Stati Uniti», ha dichiarato Silvia Moretto, Consigliere delegato di Confindustria Veneto Est per gli Affari Internazionali.

Moretto ha espresso preoccupazione per le politiche commerciali che potrebbero essere adottate dalla nuova amministrazione americana: «Confidiamo nel pragmatismo del Presidente Trump, ma siamo consapevoli che un’escalation di dazi avrebbe conseguenze negative per tutti, inclusi gli Stati Uniti stessi. La collaborazione economica tra Italia e Stati Uniti è troppo importante per essere messa a rischio».

Crescita a due cifre, ma con incertezze

Nonostante i timori, i dati mostrano che le esportazioni venete verso gli USA sono aumentate del 35% dal 2019, durante il primo mandato di Trump. Le imprese guardano con speranza a una prosecuzione di questa crescita, ma restano preoccupate per le dichiarazioni protezionistiche del Presidente eletto.

Un appello al dialogo e alla coesione

«È essenziale che il Governo italiano lavori con gli Stati Uniti per preservare i rapporti commerciali e rafforzare l’alleanza economica e politica», ha sottolineato Moretto. Ha inoltre ribadito la necessità di una maggiore coesione a livello europeo per affrontare con visione strategica le sfide geopolitiche e industriali che si prospettano nel prossimo futuro.

Le imprese venete restano in attesa di sviluppi, consapevoli che il 2025 potrebbe essere un anno decisivo per le relazioni commerciali tra Europa e Stati Uniti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione