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Sicurezza pubblica

Vicenza: sicurezza urbana e zone attenzionate, firmato il nuovo patto

Vicenza adotta un nuovo approccio alla sicurezza urbana: zone attenzionate, videosorveglianza e illuminazione potenziata

Giacomo Possamai migliore in camicia

Giacomo Possamai candidato sindaco a Vicenza

Vicenza si prepara a un nuovo capitolo nella gestione della sicurezza urbana. La città introduce il concetto di zone attenzionate per affrontare le sfide della criminalità. Il prefetto Filippo Romano e il sindaco Giacomo Possamai hanno recentemente sottoscritto un innovativo patto per la sicurezza urbana, un accordo che mira a promuovere un sistema di sicurezza partecipata e integrata tra la prefettura e il comune.

Il patto, firmato a Palazzo Nievo, non è solo un documento formale, ma un impegno concreto per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Coinvolge non solo le forze dell'ordine, ma anche enti come l'ULSS 8 e 7, l'ufficio scolastico, l'agenzia delle entrate, la camera di commercio e varie associazioni di categoria. Questo approccio collettivo sottolinea l'importanza di una risposta coordinata e integrata alle preoccupazioni dei cittadini, che hanno il diritto di sentirsi sicuri nelle loro comunità.

Il concetto di zone attenzionate si applica a diverse aree di Vicenza, come Viale Milano e il Quadrilatero, dove si intensificheranno le misure di sicurezza. Queste includono un aumento della videosorveglianza, un miglioramento dell'illuminazione pubblica e l'uso di daspo urbani. L'obiettivo è prevenire fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, evitando di arrivare a situazioni di emergenza. Il collegamento delle telecamere, comprese quelle private, con le centrali operative delle forze dell'ordine rappresenta un passo cruciale in questa direzione. Inoltre, l'articolo 3 dell'accordo prevede incentivi fiscali per la videosorveglianza, una sorta di bonus telecamere.

Il patto non si limita alla sicurezza fisica, ma si estende anche al decoro urbano e all'inclusione sociale. Le aree urbane soggette a particolare tutela saranno oggetto di interventi mirati per migliorare l'illuminazione e prevenire occupazioni abusive. Inoltre, il progetto scuole sicure mira a contrastare fenomeni come il bullismo, il cyberbullismo e il consumo di droga. Le scuole potranno essere incluse tra i siti dove è applicabile il daspo urbano, sottolineando l'importanza di un ambiente educativo sicuro.

Il prefetto Romano ha espresso l'intenzione di proporre questo modello di collaborazione anche ad altre amministrazioni locali, specialmente nelle realtà più grandi. Sebbene Vicenza non affronti le stesse sfide di metropoli come Milano o Roma, l'approccio preventivo adottato potrebbe fungere da esempio per altre città italiane. La chiave del successo risiede nella capacità di adattare le misure alle specifiche esigenze locali, regolamentando le zone di volta in volta.

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