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Sanità veneta: il 2024 segna un anno di record storici nelle prestazioni mediche

Nel 2024, la sanità veneta ha raggiunto livelli record in tutte le prestazioni, nonostante la carenza di personale medico

lanzarin

Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione Veneto

In termini di sanità, nel 2024 il Veneto si è distinto per aver raggiunto risultati straordinari. Il rapporto presentato a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale a Venezia, ha evidenziato un quadro sanitario in crescita, con numeri che non si erano mai visti prima. Il presidente Luca Zaia, affiancato dall'assessore alla sanità Manuela Lanzarin e dal direttore generale regionale della sanità Massimo Annicchiarico, ha illustrato i dati che raccontano una storia di successo e resilienza.

Il 2024 è stato un anno di record per la sanità veneta. Rispetto al 2023, tutte le prestazioni sanitarie hanno registrato un aumento sia in termini assoluti che percentuali. Questo risultato è stato raggiunto nonostante una persistente carenza di personale medico. Tuttavia, il sistema ha continuato a migliorare le sue performance, grazie a una gestione virtuosa e all'impegno di circa 64 mila lavoratori del settore. La loro professionalità ha permesso di aumentare la produttività senza incrementare le risorse umane.

Un altro aspetto positivo è stato il miglioramento nella gestione delle liste d'attesa. Durante il periodo del Covid, le attese avevano raggiunto cifre impressionanti, con 500 mila prestazioni in sospeso. Oggi, grazie a iniziative mirate, tutte le urgenze e le prestazioni a 10 giorni sono state azzerate. Nella fascia differibile, i numeri sono scesi da 82 mila a circa 10 mila. Questo risultato è stato possibile grazie a un'offerta sanitaria di alta qualità, che ha reso il sistema veneto estremamente attrattivo.

I dati del 2024 sono impressionanti: la richiesta di prestazioni è aumentata del 13% rispetto al biennio precedente, raggiungendo 14.569.583. Il servizio di emergenza urgenza, il SUEM 118, ha registrato un incremento del 13% con 495.000 missioni. Anche la specialistica ambulatoriale ha visto un aumento del 2,4%, mentre la specialistica ambulatoriale complessa è cresciuta del 4%. Gli interventi chirurgici sono stati 503.479, con un incremento del 2%. Gli accessi al pronto soccorso sono aumentati del 2,4%, raggiungendo 1.691.569, mentre i ricoveri sono cresciuti dell'1%, arrivando a 643.411.

Nonostante i successi, ci sono ancora sfide da affrontare. Un problema persistente è l'alto numero di accessi impropri ai pronto soccorso, con codici bianchi e verdi che rappresentano oltre il 70% del totale. L'assessore Lanzarin ha sottolineato l'importanza delle 99 case di comunità in corso di realizzazione, che dovrebbero contribuire a ridurre questi numeri. Utilizzando al meglio i fondi del PNRR, queste strutture offriranno un'alternativa valida ai pronto soccorso, alleggerendo il carico di lavoro e migliorando ulteriormente l'efficienza del sistema sanitario.

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