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Memoria e riflessione

Due nuove Pietre d’Inciampo a Mestre per onorare i soldati Arcisio Vivian e Giovanni Mognato

In vista del Giorno della Memoria, sono state collocate due Pietre d’Inciampo a Mestre, in ricordo dei soldati italiani prigionieri dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale

Pietre Inciampo Mestre

Pietre Inciampo Mestre

In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria 2025, sono state inaugurate oggi due nuove Pietre d’Inciampo a Mestre, in ricordo di Arcisio Vivian e Giovanni Mognato, due soldati italiani che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, furono catturati dai tedeschi e internati nei campi di prigionia. Vivian perse la vita nel campo di concentramento di Dortmund-Brackel il 21 maggio 1944, mentre Mognato morì il 6 agosto 1944 all'ospedale militare di Dortmund.

Le Pietre d’Inciampo sono state posizionate in due luoghi significativi: una davanti al Municipio di Favaro Veneto e l’altra davanti al monumento ai caduti presso la chiesa della Gazzera. Le cerimonie di commemorazione si sono svolte alla presenza di numerose autorità, tra cui la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, i presidenti delle Municipalità di Favaro Veneto, Chirignago Zelarino e Venezia Murano Burano, nonché rappresentanti delle associazioni del Coordinamento cittadino del Giorno della Memoria, come l’Iveser, la Comunità ebraica di Venezia e il Centro tedesco di Studi veneziani. Queste associazioni promuovono da anni l’iniziativa delle Pietre d’Inciampo in collaborazione con il suo ideatore, l'artista tedesco Gunter Demnig.

“La scelta di questi luoghi, seppur lontani dalle abitazioni originarie dei due soldati, vuole essere un atto di restituzione di dignità, memoria e identità a chi fu strappato alle proprie case e alle proprie vite durante la guerra”, ha dichiarato la presidente Damiano, sottolineando come le Pietre d’Inciampo siano un ‘inciampo’ emotivo che ci spinge a riflettere su odio e intolleranza.

Marco Bellato, presidente della Municipalità di Favaro Veneto, ha espresso il valore di mantenere viva la memoria storica, evidenziando come la piazza di Favaro Veneto sia il cuore della comunità, mentre Francesco Tagliapietra ha ricordato l’importanza della memoria storica, citando Villa Friedenberg ad Asseggiano, un luogo simbolico di detenzione degli ebrei durante la guerra.

Anche Marco Borghi, presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, ha ricordato come, nonostante le difficoltà di ritrovare le abitazioni originali dei due soldati a causa delle trasformazioni urbanistiche nel dopoguerra, le Pietre d’Inciampo continuano a rappresentare un importante strumento di memoria collettiva.

Ogni anno, grazie al lavoro del Coordinamento cittadino per la memoria, nuove Pietre d’Inciampo vengono aggiunte, consolidando così il cammino della memoria. Il programma delle iniziative per il mese della Memoria è consultabile sul sito del Comune di Venezia all’indirizzo www.comune.venezia.it/it/content/giorno-della-memoria.

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