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Scuola e territorio

"L’Istituto Alberghiero Maffioli deve rimanere a Pieve del Grappa"

Raccolte oltre 3.600 firme per salvare la sede storica: genitori, studenti e sindaci in prima linea contro la chiusura annunciata

Renzo Masolo

Renzo Masolo di Europa Verde

L’Istituto alberghiero I.P.S.S.E.O.A. Giuseppe Maffioli di Villa Fietta, da oltre 30 anni punto di riferimento per la formazione professionale nell’Alto Trevigiano e nel Bassanese, rischia di chiudere la sua sede storica. Contro questa decisione, annunciata senza consultazione, si sono mobilitati studenti, genitori e amministrazioni locali, raccogliendo oltre 3.600 firme in segno di protesta.

I consiglieri regionali di Europa Verde, Renzo Masolo e Andrea Zanoni, hanno presentato oggi a Palazzo Ferro Fini una mozione sottoscritta anche da Erika Baldin (M5s) ed Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo). L’obiettivo è impegnare la Giunta regionale a garantire il mantenimento della sede o, quantomeno, il completamento dei percorsi scolastici per gli studenti attualmente iscritti. “Questa scuola – spiegano i consiglieri – è molto più di un luogo di formazione: è un presidio educativo, culturale e sociale per il territorio”.

La decisione di chiudere la sede, comunicata durante un tavolo di confronto il 5 dicembre scorso, ha suscitato critiche per la mancanza di trasparenza. “Genitori, studenti e personale scolastico – denunciano Masolo e Zanoni – non sono stati coinvolti, né informati adeguatamente. Hanno appreso della chiusura dai giornali, senza che venissero proposte soluzioni alternative”.
Tra i motivi della chiusura, la razionalizzazione della didattica. Una giustificazione che non convince famiglie e docenti, preoccupati per i disagi che potrebbero colpire gli studenti, soprattutto quelli con disabilità o fragilità, e per le ripercussioni sul personale scolastico.

L’eventuale chiusura di Villa Fietta avrebbe conseguenze significative anche sul tessuto sociale e culturale locale. Gli studenti sarebbero costretti a spostarsi verso le sedi di Montebelluna e Castelfranco Veneto, a oltre 25 km di distanza, affrontando costi e tempi di viaggio maggiori. “Questa scelta – sottolineano i consiglieri – rischia di aumentare la dispersione scolastica e di impoverire ulteriormente un territorio già privato di servizi essenziali”.

Alla mobilitazione contro la chiusura hanno aderito non solo studenti e genitori, ma anche commercianti, rappresentanti di categorie economiche e 13 sindaci del Bassanese. Per Renzo Masolo, “la difesa dell’Istituto Maffioli è coerente con il Piano Strategico del Turismo Veneto: il territorio ha bisogno di professionalità nel settore enogastronomico e ricettivo”. Andrea Zanoni, invece, insiste sulla necessità di investire per evitare un grave danno umano e sociale: “È fondamentale far completare agli studenti il loro ciclo scolastico e garantire un futuro professionale ai ragazzi”.

La battaglia per la sede di Villa Fietta è ancora aperta, ma la voce di un intero territorio sembra determinata a farsi ascoltare.

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