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Scuola e territorio
21.01.2025 - 17:28
Renzo Masolo di Europa Verde
L’Istituto alberghiero I.P.S.S.E.O.A. Giuseppe Maffioli di Villa Fietta, da oltre 30 anni punto di riferimento per la formazione professionale nell’Alto Trevigiano e nel Bassanese, rischia di chiudere la sua sede storica. Contro questa decisione, annunciata senza consultazione, si sono mobilitati studenti, genitori e amministrazioni locali, raccogliendo oltre 3.600 firme in segno di protesta.
I consiglieri regionali di Europa Verde, Renzo Masolo e Andrea Zanoni, hanno presentato oggi a Palazzo Ferro Fini una mozione sottoscritta anche da Erika Baldin (M5s) ed Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo). L’obiettivo è impegnare la Giunta regionale a garantire il mantenimento della sede o, quantomeno, il completamento dei percorsi scolastici per gli studenti attualmente iscritti. “Questa scuola – spiegano i consiglieri – è molto più di un luogo di formazione: è un presidio educativo, culturale e sociale per il territorio”.
La decisione di chiudere la sede, comunicata durante un tavolo di confronto il 5 dicembre scorso, ha suscitato critiche per la mancanza di trasparenza. “Genitori, studenti e personale scolastico – denunciano Masolo e Zanoni – non sono stati coinvolti, né informati adeguatamente. Hanno appreso della chiusura dai giornali, senza che venissero proposte soluzioni alternative”.
Tra i motivi della chiusura, la razionalizzazione della didattica. Una giustificazione che non convince famiglie e docenti, preoccupati per i disagi che potrebbero colpire gli studenti, soprattutto quelli con disabilità o fragilità, e per le ripercussioni sul personale scolastico.
L’eventuale chiusura di Villa Fietta avrebbe conseguenze significative anche sul tessuto sociale e culturale locale. Gli studenti sarebbero costretti a spostarsi verso le sedi di Montebelluna e Castelfranco Veneto, a oltre 25 km di distanza, affrontando costi e tempi di viaggio maggiori. “Questa scelta – sottolineano i consiglieri – rischia di aumentare la dispersione scolastica e di impoverire ulteriormente un territorio già privato di servizi essenziali”.
Alla mobilitazione contro la chiusura hanno aderito non solo studenti e genitori, ma anche commercianti, rappresentanti di categorie economiche e 13 sindaci del Bassanese. Per Renzo Masolo, “la difesa dell’Istituto Maffioli è coerente con il Piano Strategico del Turismo Veneto: il territorio ha bisogno di professionalità nel settore enogastronomico e ricettivo”. Andrea Zanoni, invece, insiste sulla necessità di investire per evitare un grave danno umano e sociale: “È fondamentale far completare agli studenti il loro ciclo scolastico e garantire un futuro professionale ai ragazzi”.
La battaglia per la sede di Villa Fietta è ancora aperta, ma la voce di un intero territorio sembra determinata a farsi ascoltare.
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