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Giornata della Memoria: 80 anni dalla liberazione di Auschwitz

Una città che ricorda: eventi e percorsi per il Giorno della Memoria a Verona

L'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz

L'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz

A 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, la città di Verona si prepara a commemorare il Giorno della Memoria con una serie di eventi culturali e istituzionali. L’anniversario non rappresenta solo un momento per ricordare le vittime del nazifascismo, ma anche un’opportunità per riflettere sull’impegno per la libertà e la democrazia.

Tra le iniziative principali spicca la creazione di una “mappa dei Luoghi della Memoria” che ripercorre le vicende storiche di Verona durante la Seconda Guerra Mondiale. La mappa, realizzata dall’Archivio Generale del Comune in collaborazione con l’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, segna luoghi chiave come l’ex palazzo INA di Corso Porta Nuova, sede della polizia nazista, e il Ministero delle Comunicazioni della Repubblica Sociale Italiana.

Programma delle celebrazioni

Le commemorazioni ufficiali inizieranno il 27 gennaio, con la deposizione di corone d’alloro al Monumento ai Deportati in Piazza Bra, seguita dagli interventi delle autorità cittadine. Nel pomeriggio, una cerimonia al Cimitero Ebraico renderà omaggio alle vittime della Shoah, mentre al Sacrario del Cimitero Monumentale verranno letti i nomi dei deportati veronesi caduti nei lager.

Durante la giornata sono previsti anche eventi culturali, tra cui la proiezione per le scuole superiori del film “La zona di interesse” di Jonathan Glazer, accompagnata da un dibattito con esperti e storici. La serata si concluderà con un concerto al Teatro Filarmonico, che ospiterà un’esecuzione del Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, composto durante la prigionia in un campo di concentramento.

Tra le iniziative che proseguiranno fino a febbraio, si segnala l’inaugurazione, il 3 febbraio, di due nuove pietre d’inciampo dedicate ai partigiani Armando Di Pietro e Renato Mancini, vittime della strage di Fossoli.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alla memoria locale, con incontri e conferenze che esamineranno il periodo 1943-1945, quando Verona fu un nodo strategico per le gerarchie naziste e fasciste. Dal 14 marzo, il Museo di Castelvecchio ospiterà la mostra multimediale “Fascismo – Resistenza – Libertà. Verona 1943-1945”, che approfondirà i temi della guerra, della Resistenza e della liberazione.

Jacopo Buffolo, assessore alla Memoria storica, ha sottolineato l’importanza di questa ricorrenza: “Ricordare i drammi delle persecuzioni nazifasciste ci aiuta a comprendere il nostro passato e a costruire un futuro libero. La memoria non è solo un esercizio storico, ma un’educazione alla cittadinanza attiva, soprattutto per i più giovani”.

Anche i rappresentanti delle associazioni coinvolte hanno ribadito l’urgenza di combattere l’indifferenza e le distorsioni della storia, sottolineando l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il peso di queste vicende.

Per maggiori dettagli e il calendario completo degli eventi, è possibile consultare il sito ufficiale del Comune di Verona.

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