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Crisi industriale
23.01.2025 - 17:59
Giovanni Paglia, assessore al Lavoro dell'Emilia Romagna
È stata sospesa per 15 giorni la procedura di licenziamento collettivo che coinvolge i 60 dipendenti dello stabilimento Lafert di Fusignano, in provincia di Ravenna. La decisione è emersa durante il tavolo di salvaguardia occupazionale convocato nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, e guidato dall’assessore al Lavoro, Giovanni Paglia.
La misura arriva dopo l’annuncio, nelle scorse settimane, della chiusura dello stabilimento fissata al 31 marzo. Al tavolo, oltre all’assessore Paglia, erano presenti il sindaco di Fusignano, l’amministratore delegato dell’azienda, rappresentanti di Confindustria Veneto Est, dei sindacati e delle Rsu.
Un verbale siglato durante l’incontro stabilisce che, a partire dal 23 gennaio, la procedura di licenziamento collettivo sarà sospesa per 15 giorni. Contestualmente, le organizzazioni sindacali si impegnano a interrompere le iniziative di agitazione già proclamate. L’obiettivo è consentire alle parti di approfondire il confronto sulle prospettive industriali e finanziarie dello stabilimento di Fusignano, parte del gruppo Lafert, di proprietà della giapponese Sumitomo.
Al termine di questo periodo di confronto, le parti si ritroveranno nuovamente al tavolo regionale per valutare le eventuali soluzioni individuate. "Ora le parti hanno il tempo e la possibilità di confrontarsi sulle prospettive del sito. Ci aspettiamo che da questo percorso possa venire un nuovo passo avanti", ha dichiarato l’assessore Paglia.
Il gruppo Lafert, con sede a San Donà di Piave (Venezia), conta oltre 800 dipendenti distribuiti tra gli stabilimenti di Fusignano e Noventa di Piave. Tuttavia, il futuro dei 60 lavoratori del sito ravennate resta incerto, nonostante la breve tregua concessa dalla sospensione della procedura di licenziamento.
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