Andrea Pennacchi in “Arlecchino?” al Teatro Nuovo di Verona: un’Arlecchino inedito e irriverente

Sospeso tra tradizione e innovazione, lo spettacolo diretto da Marco Baliani stravolge la maschera della Commedia dell'Arte con un'interpretazione inedita e originale

Adamo Chiesa

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26.01.2025 - 14:00

Pennacchi nel ruolo di Arlecchino

Da martedì 28 gennaio a domenica 2 febbraio, il Teatro Nuovo di Verona ospiterà lo spettacolo Arlecchino?, una riflessione audace sulla tradizione della Commedia dell'Arte. Nell'ambito della 38^ edizione del Grande Teatro, la rassegna realizzata dal Comune di Verona in collaborazione con il Teatro Stabile di Verona, Andrea Pennacchi vestirà i panni della maschera più iconica della commedia italiana. L’opera, scritta e diretta da Marco Baliani, si avventura in un originale rielaborazione della figura di Arlecchino, portando in scena un personaggio goffo, fuori forma e in totale contrasto con l’immagine tradizionale della maschera agile e scattante. Un Arlecchino che, pur nella sua improbabilità, riesce a conquistare il pubblico, affiancato da una compagnia di attori che con abilità interpretano ruoli moltiplici e passano agilmente da una dimensione comica ad una tragica. “Arlecchino?”, oltre a raccontare una storia che gioca con il caos e l’inadeguatezza dei suoi protagonisti, sfida la tradizione teatrale, trasformando la commedia in una performance che mescola generi diversi: dal cabaret al burlesque, dal dramma alla commedia. Le parole, seppur leggere, tagliano come lame, riferendosi ai disastri e alle contraddizioni quotidiane del nostro vivere sociale. Un altro aspetto che rende lo spettacolo particolarmente intrigante è la complicità tra i membri del cast: Marco Artusi, Maria Celeste Carobene, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzucato e Anna Tringali sono protagonisti di un continuo gioco di identità e trasformazioni, con il talento che tiene insieme un turbinio di azioni e cambiamenti di ruolo. In questo “guazzabuglio di intenzioni” risiede la forza di uno spettacolo che riesce a rinnovare la tradizione, senza snaturarla. Con un palcoscenico che sembra rispecchiare l'anima irrequieta della nostra contemporaneità, lo spettacolo riesce a restituire il miracolo della grande commedia goldoniana attraverso una lente dirompente e al contempo intima. La direzione di Marco Baliani, unita alla maestria degli interpreti, riesce a donare al pubblico un Arlecchino mai visto, lontano dagli stereotipi ma ricco di umanità e follia. L'attore Andrea Pennacchi, noto per i suoi numerosi ruoli nel cinema e nella televisione, dà vita ad un personaggio che non tradisce mai il suo spirito irriverente. Il suo Arlecchino è l'ennesima prova di come il teatro possa adattarsi alle nuove sfide senza dimenticare le radici della tradizione. Gli spettatori avranno la possibilità di incontrare il cast giovedì 30 gennaio alle 18.00 al Teatro Nuovo (ingresso libero). Per chi desidera partecipare, i biglietti sono disponibili presso la biglietteria del teatro o online al link fornito. La magia del teatro, quindi, è pronta a riscrivere la Commedia dell'Arte in una chiave nuova, invitando il pubblico a vivere l’esperienza di un Arlecchino più che mai fuori dagli schemi.

Da martedì 28 gennaio a domenica 2 febbraio, il Teatro Nuovo di Verona ospiterà lo spettacolo "Arlecchino?", una riflessione audace sulla tradizione della Commedia dell'Arte. Nell'ambito della 38^ edizione del Grande Teatro, la rassegna realizzata dal Comune di Verona in collaborazione con il Teatro Stabile di Verona, Andrea Pennacchi vestirà i panni della maschera più iconica della commedia italiana.

L’opera, scritta e diretta da Marco Baliani, si avventura in un originale rielaborazione della figura di Arlecchino, portando in scena un personaggio goffo, fuori forma e in totale contrasto con l’immagine tradizionale della maschera agile e scattante. Un Arlecchino che, pur nella sua improbabilità, riesce a conquistare il pubblico, affiancato da una compagnia di attori che con abilità interpretano ruoli moltiplici e passano agilmente da una dimensione comica ad una tragica.

“Arlecchino?”, oltre a raccontare una storia che gioca con il caos e l’inadeguatezza dei suoi protagonisti, sfida la tradizione teatrale, trasformando la commedia in una performance che mescola generi diversi: dal cabaret al burlesque, dal dramma alla commedia. Le parole, seppur leggere, tagliano come lame, riferendosi ai disastri e alle contraddizioni quotidiane del nostro vivere sociale.

Un altro aspetto che rende lo spettacolo particolarmente intrigante è la complicità tra i membri del cast: Marco Artusi, Maria Celeste Carobene, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzucato e Anna Tringali sono protagonisti di un continuo gioco di identità e trasformazioni, con il talento che tiene insieme un turbinio di azioni e cambiamenti di ruolo. In questo “guazzabuglio di intenzioni” risiede la forza di uno spettacolo che riesce a rinnovare la tradizione, senza snaturarla.

Con un palcoscenico che sembra rispecchiare l'anima irrequieta della nostra contemporaneità, lo spettacolo riesce a restituire il miracolo della grande commedia goldoniana attraverso una lente dirompente e al contempo intima. La direzione di Marco Baliani, unita alla maestria degli interpreti, riesce a donare al pubblico un Arlecchino mai visto, lontano dagli stereotipi ma ricco di umanità e follia.

L'attore Andrea Pennacchi, noto per i suoi numerosi ruoli nel cinema e nella televisione, dà vita ad un personaggio che non tradisce mai il suo spirito irriverente. Il suo Arlecchino è l'ennesima prova di come il teatro possa adattarsi alle nuove sfide senza dimenticare le radici della tradizione.

Gli spettatori avranno la possibilità di incontrare il cast giovedì 30 gennaio alle 18.00 al Teatro Nuovo (ingresso libero). Per chi desidera partecipare, i biglietti sono disponibili presso la biglietteria del teatro o online al link fornito.
La magia del teatro, quindi, è pronta a riscrivere la Commedia dell'Arte in una chiave nuova, invitando il pubblico a vivere l’esperienza di un Arlecchino più che mai fuori dagli schemi.