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Contro la riforma

Ostanel (Il Veneto che Vogliamo): "Il Codice della strada va rivisitato, ma la maggioranza difende Salvini"

La consigliera regionale critica la riforma del Codice della strada e accusa la Lega di proteggere gli interessi del ministro Salvini, ignorando le vere cause dell'insicurezza stradale

Elena Ostanel

Elena Ostanel, consigliera Regionale di "il Veneto che Vogliamo"

La discussione in Consiglio regionale sul nuovo Codice della strada continua a sollevare polemiche. Elena Ostanel, consigliera regionale del movimento Il Veneto che Vogliamo, ha rinnovato la sua critica alla riforma, presentando una risoluzione a marzo dello scorso anno, sottoscritta da tutta l'opposizione, chiedendo un passo indietro. Tuttavia, la Lega del Veneto ha scelto di votare contro, confermando la propria posizione di sostegno al provvedimento, senza chiedere alcuna revisione al ministro Matteo Salvini, nonostante numerose richieste di ripensamento.

Ostanel ha sottolineato durante la discussione che la riforma, entrata in vigore da un mese, non affronta le vere cause della sicurezza stradale, come la velocità e la distrazione, concentrandosi invece su misure che, secondo la consigliera, non incidono in maniera significativa sui fattori di rischio. “I dati diffusi dal ministro Salvini sono parziali e fuorvianti”, ha dichiarato Ostanel. “Si riferiscono solo a strade extraurbane e autostrade, ignorando che la maggior parte degli incidenti mortali avviene nelle città.”

L’esponente dell’opposizione ha anche evidenziato come la riforma penalizzi l'autonomia dei sindaci, limitando la loro capacità di attuare misure concrete per la sicurezza stradale nei propri comuni. “Il nuovo Codice riduce il potere dei primi cittadini di istituire zone 30 o di rafforzare i controlli sui limiti di velocità”, ha spiegato la consigliera, concludendo con una critica alla Lega, che spesso parla di autonomia, ma in questo caso la limita, togliendo potere ai sindaci.

La discussione sulla riforma del Codice della strada continua, con la Lega che difende la posizione di Salvini e l'opposizione che chiede un ripensamento delle misure adottate, mettendo al centro della discussione la sicurezza nelle città e il rispetto dell'autonomia locale.

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