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Spinta al fotovoltaico
05.03.2025 - 19:24
L'incontro in Sala Errera
A un anno dalla sua nascita, i promotori della Comunità Energetica Rinnovabile Sociale di Mirano, conosciuta come CERS 1, si sono ritrovati nelle scorse settimane in Sala Errera per discutere le ultime novità normative e per esortare la cittadinanza ad aderire a questa iniziativa che promette benefici ambientali ed economici.
All'evento hanno partecipato il sindaco Tiziano Baggio, l'assessore alle politiche per la transizione energetica Francesco Venturini, e il presidente della CER Andrea Levantino. Nel contorno di un pubblico partecipe, i relatori hanno voluto innanzitutto chiarire la natura della CER: una realtà autonoma e indipendente, anche se il Comune di Mirano ha avuto un ruolo fondamentale come sostenitore e aggregatore, senza però entrare direttamente come membro. Questo punto è cruciale per preservare la libertà e l’indipendenza della comunità, che vuole essere una piattaforma inclusiva per tutti i cittadini e le imprese di Mirano.
Un anno fa, tredici tra enti e associazioni locali, inclusi l'IPAB Mariutto, grande energivoro e Mirano Nuoto, hanno sottoscritto lo statuto fondativo. Durante l'incontro, è stato sottolineato che in questo periodo non si è rimasti con le mani in mano. Grazie a un finanziamento regionale di 25mila euro, la CER è riuscita a coprire le spese di funzionamento, e dal 2025 si prospettano ulteriori benefici economici per i partecipanti, grazie alle innovazioni normative relative alla condivisione dell’energia.
Infatti, dal gennaio 2025, l’energia non autoconsumata potrà essere immessa in rete, con la possibilità di scegliere tra venderla al distributore, ricevendo un compenso di 0,10 centesimi per kilowatt, o metterla a disposizione della CER. Un aspetto importante segnalato dai relatori è però la necessità di installare pannelli fotovoltaici successivi alla fondazione della CER, prevista per febbraio 2024, condizione essenziale per poter beneficiare degli incentivi come produttori.
La serata ha anche portato una sorpresa: la possibilità per la CER di Mirano di contare su tre centraline per la gestione dei flussi energetici, permettendo a un'area più vasta di partecipare, pur garantendo priorità agli impianti presenti nel comune di Mirano. Questo sviluppo amplifica il potenziale impatto positivo della CER, non solo in termini di abbattimento delle emissioni di CO2, ma anche come motore di una nuova cultura energetica locale, che non cambierà nulla in bolletta o nella gestione del contatore, ma che con un buon equilibrio tra produttori e consumatori, garantirà benefici tangibili per tutta la comunità.
L'incontro in Sala Errera si è dunque trasformato in un'appassionata chiamata all'azione, un invito alla collettività di Mirano a partecipare proattivamente a un progetto che non è solo un'opportunità, ma ormai una necessità per un futuro più sostenibile.
Riccardo Musacco
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